“PA a colori 2024”: Univaq vince per la pubblica amministrazione

24 Maggio 2024
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Univaq si attesta campione di modernizzazione della Pubblica Amministrazione, aggiudicandosi il primato in due delle categorie del concorso nazionale “PA a colori 2024”

L’AQUILA – L’Università degli Studi dell’Aquila si attesta campione di modernizzazione della Pubblica Amministrazione, vincendo ben due categorie del concorso nazionale “PA a colori 2024”, nell’ambito del Forum PA, l’evento che in tutta Italia riconosce ogni anno le migliori amministrazioni statali. La rassegna è organizzata da AIDP PA, ASviS, CERVAP, Forum diseguaglianze e diversità, Fondazione Mondo Digitale, Fondazione Openpolis, Fondazione per la sostenibilità digitale, IWA, PA social, ALTIS – Università Cattolica del Sacro Cuore.

Il riconoscimento, ritirato ieri a Roma presso il Palazzo dei Congressi dal direttore dell’Univaq Pietro Di Benedetto, nello specifico, riguarda le categorie “PA Competente” e “PA Sostenibile”, il cui l’Univaq si è aggiudicata il primato rispettivamente con i progetti Job Shadowing e 4Smart.

Sette in tutto le sezioni del premio: PA Competente; PA Accogliente; PA Digitale; PA Sostenibile; PA Semplice; PA Aperta; PA Vicina. A ciascuna è stato associato un colore distintivo, in relazione al tema del prisma di luce, scelto come concept per l’edizione di quest’anno. Come si legge in una nota diffusa da Univaq, l’obiettivo del bando è quello di “riconoscere, sostenere e valorizzare le iniziative innovative promosse non solo dalle università, ma da tutte le amministrazioni centrali e locali nonché da associazioni e start-up che si impegnano a preparare la PA alle sfide del futuro”.

Nello specifico, il progetto Job Shadowing, parte del protocollo d’intesa gestionale e amministrativa tra tutte le università pubbliche di Abruzzo, Marche e Umbria avviato nel 2023 (UniHAMU), prevede percorsi di affiancamento e mobilità inter-istituzionazionale per il personale tecnico e amministrativo.

4Smart, invece, gestito dal Consorzio interuniversitario sulla formazione (Coinfo) a cui aderiscono Univaq, Università Mediterranea di Reggio Calabria, Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, Università Sapienza di Roma, Università degli Studi di Torino, riguarda la possibilità per gli atenei di usufruire di un ambiente formativo consapevole di parametri ambientali quali temperatura, pressione, CO2, polveri sottili, elettrosmog, rumore, luminosità degli spazi degli atenei dedicati agli studenti, avvalendosi di tecnologia dei sensori IoT (Internet of Things).

“Proviamo una grande soddisfazione – ha commentato Di Benedetto – perché la competizione ci vede vincitori in due categorie diverse, con progetti che hanno un alto contenuto innovativo e che sono stati messi a confronto con analoghi progetti di tutte le PA italiane, dai ministeri agli enti locali. Vuol dire che il nostro ateneo e tutto il comparto universitario riescono a essere portatori di capacità di cambiamento, innovazione e modernità all’interno della PA nel suo complesso. Ulteriore motivo di soddisfazione, poi, è che questi progetti sono stati portati avanti con altri atenei. Abbiamo necessità di adeguarci alle nuove sfide. L’università è un punto avanzato della PA, un’amministrazione di frontiera, dove, più che in altri posti, si intercettano cambiamenti e novità e c’è maggior necessità, da parte del personale, di saper affrontare mutamenti continui della normativa ma anche delle aspettative e dei modi di pensare degli utenti. L’università è la prima PA che un giovane incontra quando si affaccia alla vita, non possiamo rimanere ancorati a logiche e a metodologie antiche. Dobbiamo essere necessariamente moderni. La prossima frontiera sulla quale saremo impegnati sarà quella dell’intelligenza artificiale. Ci sarà una ventata di novità la cui portata, forse, non si è ancora pienamente compresa ma che cambierà il modo di lavorare di tutte le PA”.

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