Una delegazione di attivisti No Snam è stata ricevuta dal capo di gabinetto del Ministero dell’Ambiente Fabio Tancredi, in occasione della manifestazione tenutasi sabato pomeriggio a Roma
ROMA – “Se vuole essere coerente con gli obiettivi di decarbonizzazione dell’economia, il Governo cancelli subito la Linea Adriatica della Snam e gli altri progetti basati sui combustibili fossili”. Questa la richiesta avanzata ai dirigenti del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica dai Comitati cittadini contro la realizzazione del metanodotto della Valle Peligna, nel corso della manifestazione tenutasi lo scorso sabato a Roma. In occasione della mobilitazione, una delegazione di attivisti è stata ricevuta dal capo di gabinetto Fabio Tancredi.
Tra gli ambientalisti che hanno incontrato Tancredi, anche Mario Pizzola, che ha dichiarato: “il progetto Linea Adriatica va annullato. Oggi non ha alcun senso costruire nuove infrastrutture metanifere perché i consumi di gas sono crollati, non solo in Italia, ma in tutta Europa”.
Secondo Pizzola: “Poteva essere utile 20 anni fa, quando esso è stato concepito, perché si riteneva che i consumi dovessero continuare a crescere. Ma la realtà ha smentito queste previsioni. All’epoca, peraltro, non si aveva la piena consapevolezza della capacità fortemente climalterante del metano. La Linea Adriatica, di fatto accantonata, è stata riesumata e ritenuta ‘strategica’ in conseguenza della guerra in Ucraina e della rinuncia al gas russo. Ma è accaduto esattamente il contrario. Proprio la guerra in Ucraina ha accelerato lo sviluppo delle energie rinnovabili e la necessità di abbandonare le fonti fossili, gas in primo luogo: lo ha riconosciuto la stessa Commissaria europea all’Energia, Kadri Simson, nei giorni scorsi”.