Il consigliere comunale e Capogruppo del Pd al Consiglio comunale dell’Aquila Stefano Albano ha commentato in una nota la restituzione al demanio dell’ex Campomizzi, che per quindici anni ha ospitato gli uffici, la mensa e lo studentato dell’Adsu L’Aquila
L’AQUILA – “Il ritorno della ex caserma Campomizzi all’Agenzia del Demanio rappresenta il totale fallimento delle politiche studentesche della Regione Abruzzo e del Comune dell’Aquila”.
Commenta in una nota il capogruppo dem al Consiglio comunale dell’Aquila, nonché consigliere comunale, Stefano Albano l’avvenuta restituzione al Ministero della Difesa della ex Campomizzi, avvenuta nei giorni scorsi.
“Essere giunti passivamente a perdere l’utilizzo di una simile struttura, che dall’emergenza terremoto in poi ha ospitato lo studentato, la mensa per gli studenti e gli uffici dell’Azienda per il diritto agli studi – continua il consigliere del Pd – significa non avere alcuna visione delle politiche studentesche e dei servizi di cui gli universitari necessitano, soprattutto dal punto di vista della residenzialità”.
E sottolinea: “Pensare che quella del complesso Il Moro, tra Pettino e Cansatessa dove sono stati dislocati gli alloggi, sia una soluzione adeguata significa avere una visione distorta e parziale delle esigenze degli studenti e anche della città, e dimostra come sia mancata totalmente lungimiranza e programmazione ma ci si sia ridotti, ancora una volta, a trovare risposte soltanto una volta che il problema ha assunto i caratteri dell’emergenza”.
“Alla città dell’Aquila e a tutte le declinazioni istituzionali chiamate a gestirla, manca un disegno per il futuro che tenga insieme le esigenze abitative con la necessità di permeare la realtà studentesca nel tessuto sociale, anziché creare ghetti periferici. In questo quadro, non dobbiamo dimenticare il progetto del Collegio di merito, fermo al palo oramai da anni, di cui ad oggi non conosciamo ancora i destini, e che sarebbe dovuto essere contemplato in una strategia molto più ampia che permetta anche di rendere il nostro territorio più attrattivo. È bene ricordare che il Collegio di merito richiede un percorso di tre anni all’esito del quale il ministero decide con parere definitivo se una città ha rango per ospitarlo, oppure se dovrà mantenerlo da sola senza il sostegno statale. Non credo che le politiche universitarie della destra stiano avvantaggiando la città verso un giudizio positivo”, scrive Albano in riferimento al progetto di residenzialità studentesca del Comune dell’Aquila, il Collegio di merito Ferrante d’Aragona, ancora non realizzato.
“Voglio poi far presente che, come ha ricordato Pierpaolo Pietrucci, se la nostra università non viene inserita tra le migliori 40 d’Italia nella classifica del Censis, le responsabilità maggiori sono da attribuire al Comune e all’Adsu cui spetta erogare i servizi per gli studenti, come ad esempio i collegamenti che oggi sono carenti e ci sono difficoltà persino a reperire gli orari delle poche corse degli autobus urbani. Sull’’annuncite’ di cui sono affetti nel centrodestra, infine, invito tutti a maggior sobrietà, senza dover necessariamente trasformare azioni di ordinaria amministrazione, come l’apertura di una mensa o, addirittura, il suo funzionamento, in gloriosi traguardi”, conclude Albano.