C’è aria di tempesta per l’emendamento al Superbonus. Pietrucci attacca Giorgetti e Santangelo si appella a Tajani
L’AQUILA – Da destra a sinistra, le preoccupazioni per il prolungamento da quattro a dieci anni della detrazione dei crediti del Superbonus fanno sorgere preoccupazioni e malumori. Il provvedimento, infatti, è decisivo per i territori del Cratere del 2009 e del 2016 e con l’emendamento alla normativa proposto dal Ministro dell’Economica Giancarlo Giorgetti e già approvato in Senato, sia il Superbonus che il Sismabonus rischiano di diventare, di fatto, non applicabili per la ricostruzione.
Nei giorni scorsi, lo ricordiamo, un altro emendamento del Governo ha predisposto che i Comuni possano svolgere attività di vigilanza e controllo nei cantieri dove si effettuano lavori con il Superbonus (https://www.abruzzospeciale.it/2024/05/11/superbonus-aumento-del-controllo-dei-comuni-per-contrastare-le-frodi/). Il rischio, tuttavia, è quello di non poter più avviarne nessuno e, addirittura, dover interrompere quelli già in corso per mancanza di fondi.
“Giorgetti va contro le imprese e i cittadini. L’allungamento da quattro a dieci anni del periodo in cui scontare le detrazioni fiscali sui lavori Superbonus è l’ennesima, scellerata misura, del ministro Giorgetti nella sua personale battaglia, avallata dal Governo Meloni, contro le imprese del settore edilizio e, soprattutto, contro tutti quei cittadini che avevano confidato nella misura del 110% per adeguare le loro abitazioni a migliori requisiti energetici e di sicurezza sismica”, ha tuonato il consigliere regionale dem Pierpaolo Pietrucci.
“Questa nuova mannaia arrivata dal Governo rischia veramente di bloccare migliaia di cantieri avviati, innescando una valanga di contenziosi tra imprese e privati, visto che gli operatori economici vedranno lievitare gli interessi sulle somme anticipate dalle banche e oggetto di cessione. Un provvedimento, peraltro retroattivo e quindi di dubbia legittimità sotto diversi profili, che obbligherà verosimilmente le imprese a richiedere gli extra oneri per la gestione del credito fiscale ai propri committenti. Sono proprio curioso ed attendo con ansia – continua Pietrucci, e chiama in causa il Governatore Marsilio – di vedere la reazione di Marsilio e della sua maggioranza di Governo, completamente ferma a due mesi dalla sua elezione, a questo ennesimo schiaffo che il suo Governo sta dando soprattutto alle nostre imprese, impegnate non solo in Abruzzo, ma anche in altre regioni dove sono numerosi i cantieri attivati col Superbonus”.
Preoccupazioni riguardo l’emendamento di Giorgetti sono state espresse anche dal forzista Roberto Santangelo, assessore regionale al Welfare. “Le modifiche retroattivamente introdotte alla misura del Superbonus rischiano seriamente di penalizzare le aree del cratere 2009 e 2016, se non di fermare la ricostruzione vista la stretta interconnessione esistente. È necessario far sentire la voce dei territori colpiti dagli eventi sismici, in Abruzzo e nel Centro Italia, attraverso i rappresentanti in Parlamento e Senato”, fa sapere Santangelo.
E cita le perplessità in merito anche dal Ministro degli Esteri, nonché segretario FI, Antonio Tajani: “Come riportano le cronache nazionali sul tema, il vicepremier e segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ha mostrato molte perplessità sulla modifica riguardante l’allungamento dei tempi per il recupero delle spese. A livello locale, il Superbonus è strettamente legato al Sismabonus, perno attorno al quale ruota il completamento della ricostruzione dei centri danneggiati dai terremoti negli ultimi 15 anni. Apprendiamo, infatti, le preoccupazioni del comparto edile e dei tanti abruzzesi che attendono il completamento dei lavori di ristrutturazione. Continuiamo a seguire con attenzione la questione affinché siano tutelate le imprese e sostenuti i cittadini, ma invitiamo soprattutto i parlamentari e i senatori d’Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria a farsi portavoce delle istanze dei propri territori”.
Secondo Santangelo, va bene differenziarsi dalle amministrazioni precedenti, “ma non possiamo farlo a scapito delle realtà locali e delle comunità più deboli”.