La donna originaria della Romania è riuscita a dimostrare la sua permanenza nel territorio italiano da più di 10 anni, come requisito per ottenere il reddito
TERAMO – Il Tribunale di Teramo, con sentenza del 7 maggio 2024, ha assolto una donna di Teramo, originaria della Romania, dall’accusa di aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza e aver truffato lo Stato. L’imputata era stata accusata di aver presentato domanda per il reddito di cittadinanza senza possedere i requisiti minimi richiesti, tra cui almeno dieci anni di residenza in Italia. Tuttavia, la difesa della donna, curata nell’occasione dall’Avvocato Matteo Marcheggiani del Foro di Pescara, è riuscita a dimostrare che il periodo di permanenza nel nostro paese era iniziato prima della richiesta del permesso di soggiorno.
Questo fatto ha portato il Tribunale di Teramo a emettere un’assoluzione piena, riconoscendo che la donna non ha commesso alcun reato nella richiesta e percezione del reddito.