Ballone: «Chiedo alla mia città, alla mia provincia e alla mia regione, di cogliere insieme a me questa grande occasione»
TERAMO – È stata inaugurata questa mattina in via Po, a Teramo, la sede elettorale di Antonella Ballone, candidata alle Elezioni Europee 2024 con Forza Italia, nel Collegio Meridionale. Numerosi i rappresentanti nazionali e locali del partito presenti. «Chiedo alla mia città, alla mia provincia e alla mia regione, di cogliere insieme a me questa grande occasione, perché per la prima volta Teramo e l’Abruzzo possono contare su una candidatura – ha dichiarato Antonella Ballone – che non nasce come semplice attestazione di presenza o simbolico riempitivo, ma è l’espressione di un progetto politico serio, importante, credibile, sul quale il mio partito, Forza Italia, ha creduto».
Al taglio del nastro hanno preso parte Licia Ronzulli, Vicepresidente del Senato, Fulvio Martusciello, Capogruppo Forza Italia al Parlamento Europeo, Franci Silvestro, Senatore e Presidente della Commissione Bicamerale per le questioni regionali, Nazario Pagano Presidente della Prima Commissione della Camera dei Deputati e Segretario Regionale Forza Italia Abruzzo, Lorenzo Sospiri, Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo, Daniele D’Amario, Sottosegretario Giunta Regione Abruzzo, Roberto Santangelo, Assessore Welfare e Sociale Regione Abruzzo, Emiliano Di Matteo, Capogruppo Forza Italia in Regione Abruzzo, oltre alle rappresentanze provinciali e comunali del partito.
«Antonella Ballone è una donna, una madre, un’imprenditrice, che ha affrontato ogni sua sfida con determinazione e impegno, senza mai dimenticare i valori che sono alla base stessa del manifesto politico che fin dalla sua nascita ha rappresentato le battaglie di Forza Italia. Con lei a Bruxelles – ha sottolineato la Vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli – avremo l’occasione di portare l’esperienza e la passione di chi sa di avere un compito di straordinaria importanza: difendere gli interessi italiani, tutelare le nostre famiglie, le categorie produttive e quelle eccellenze che troppo spesso sono state messe a rischio da una politica europea miope e penalizzante».