L’Aquila, primo maggio al Munda: tutto quello che c’è da vedere

29 Aprile 2024
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In occasione del primo maggio, le sedi del Munda di via Tancredi da Pentima e del Castello Cinquecentesco rimarranno aperte regolarmente, con tante novità per i visitatori

L’AQUILA – Il Munda si prepara in vista del primo maggio e predispone le aperture di entrambe le sedi del capoluogo abruzzese, rispettivamente dalle 8:30 alle 19:30 con ultima entrata alle 19 per il polo in via Tancredi da Pentima, di fronte alle 99 Cannelle, e dalle 9:30 alle 18:30 con ultima entrata alle 18 per l’esposizione del Mammut nel Forte Cinquecentesco, nel Parco del Castello.

Gli impressionanti dati di affluenza del 25 aprile hanno confermato il Munda come uno dei musei più visitati d’Italia.

Quest’anno, lo ricordiamo, il Munda celebra la ricorrenza dei 70 anni dal ritrovamento del fossile di mastodonte risalente a 1.300.000 anni, avvenuto nel 1954 nella località di Madonna della Strada a Scoppito, nell’aquilano. Per l’occasione il Munda ha indetto una serie di eventi che avranno luogo nel corso dei prossimi mesi. Primo tra tutti, la mostra documentaria sul ritrovamento del Mammut e su tutte le vicende che ne hanno costellato l’esistenza da dopo il rinvenimento, inclusa l’attestazione della scoperta stessa del fossile, avvenuta già il 17 marzo 1954 e non il 25 marzo, come si era creduto finora.  Come rivela la mostra, il 15 novembre 1957 anche il direttore generale delle Antichità e Belle Arti, Guglielmo de Angelis d’Ossat, per conto del Ministro della Pubblica Istruzione Aldo Moro, si impegnò per garantire l’allestimento di una sezione di paleontologia presso il Museo Nazionale d’Abruzzo con il Mammut, poi esposto al pubblico dal 1960 nel Bastione Est del Castello Cinquecentesco. Saranno inoltre disponibili modelli tattili del Mammut stampati digitalmente, in modo tale da rendere l’esposizione accessibile a 360°. Il percorso di fruibilità della mostra anche per i non vedenti è stato realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, con il professore di Tecniche di modellazione digitale Simone Rasetti, e l’esperta tiflologa dei Musei Vaticani Deborah Tramentozzi. I festeggiamenti per il 70° anniversario del ritrovamento si concluderanno a ottobre 2024, con il convegno nazionale di paleontologia “Il Mammut del Castello – Settant’anni dalla sua scoperta. Nuovi dati nel quadro dell’evoluzione ambientale del Pleistocene”.

In via Tancredi da Pentima la sala francescana è stata invece allestita temporaneamente con 14 disegni in memoria di Carmela Gaeta donati al museo da un collezionista privato, posti in dialogo con i sette dipinti su tela di Giulio Cesare e Francesco Bedeschini delle collezioni del Munda. Questo permetterà la manutenzione straordinaria delle opere che erano esposte nella Sala francescana in previsione della ricollocazione negli spazi restaurati del Forte spagnolo. L’esposizione è accompagnata da stampe tattili 3D con descrizioni fruibili tramite QrCode e Braille e di due video realizzati da Altair4 Multimedia per la mostra “Giulio Cesare e Francesco Bedeschini. Disegno e invenzione all’Aquila nel Seicento”, appena conclusasi.

Per l’accesso alle sedi è previsto un biglietto unico da 7 euro; ridotto da 2 euro per i ragazzi dai 18 ai 25 anni; gratuito al di sotto dei 18 anni. I biglietti si possono acquistare in biglietteria, sul portale dei Musei Italiani o sull’applicazione smartphone di Musei Italiani.

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