Gli interventi dei parlamentari abruzzesi, del Presidente della Regione Abruzzo e del Ministro Ciriani
PESCARA – Ha preso il via la conferenza programmatica del partito di centrodestra, Fratelli d’Italia “L’Italia cambia l’Europa” un appuntamento per preparare le elezioni europee dell’8 e 9 giugno prossimi. Nella Sala Milano della tensostruttura posizionata a ridosso della Nave di Cascella, in centro a Pescara, è partita la tre giorni che si chiuderà domenica 28 aprile 2024, con l’intervento della leader e Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Nell’intervento inaugurale, hanno parlato: Luca Ciriani (Ministro per i Rapporti con il Parlamento), Marco Marsilio (Presidente Regione Abruzzo), Etel Sigismondi (Senatore Fratelli d’Italia e Coordinatore regionale Abruzzo), Luca Sbardella (Deputato Fratelli d’Italia), Guerino Testa (Deputato Fratelli d’Italia), Carlo Masci (Sindaco di Pescara), Nicola D’Ambrosio (Presidente Azione Universitaria).
Tra i primi interventi quello di Guerino Testa che ha detto: ”Giorgia Meloni ha scelto giustamente l’Abruzzo e Pescara perché un mese fa è accaduto un fatto epocale e cioè la rielezione del Presidente Marsilio. Quando ci sono uomini e donne in grado di fare cose importanti, i grandi sogni diventano realtà. Marsilio in 5 anni è stato capace di fare uscire l’Abruzzo da un isolamento e un provincialismo che lo aveva ingabbiato. Si è lavorato molto sulle infrastrutture, sugli eventi. Per questo è corretto e giusto fare un parallelismo con Giorgia Meloni. Il nostro leader di partito, in 18 mesi, ha fatto tornare l’Italia al centro del consesso Europeo e Internazionale. Ha messo mano alle riforme. Questo vuol dire non lavorare oggi per domani, ma per i prossimi anni e sono certo che il centrosinistra rimarrà all’opposizione”. Poi un passaggio sulle elezioni del giugno 2024: “Noi ci apprestiamo l’8 e 9 giugno a rivincere le elezioni con Carlo Masci a Pescara e Fratelli d’Italia sarà il primo partito e poi vinceremo anche in Europa”.
Dopo l’On. Testa, è intervenuto anche il Deputato Etel Sigismondi: ”Questo appuntamento a Pescara, è l’ennesima dimostrazione che la Meloni e il governo hanno grande attenzione per l’Abruzzo. Non era mai accaduto in passato. L’Abruzzo è come l’Emilia Romagna per il centrodestra? Beh, vedendo come è governata spero di no, spero che diventi ancora meglio. Con Fratelli d’Italia, l’Abruzzo è cambiato ed è cresciuto. Finalmente ci sono tutti gli indici economici positivi come sta accadendo con il governo Meloni. Finalmente c’è una guida stabile, solida che investe in tutto. L’8 e 9 giugno prossimi voteremo per far vincere Fratelli d’Italia in Europa e a Pescara.” Sigismondi, poi, ha dedicato un passaggio alle proteste del centrosinistra per la realizzazione della tensostruttura a ridosso della Nave di Cascella: “La sinistra voleva mettere il bavaglio a noi che non la pensiamo come loro ecco perché le proteste su questa struttura. In realtà l’hanno contestata perché non sono capaci di organizzare una cosa del genere e sono invidiosi. Pescara sarà al centro dell’interesse nazionale e europeo per tre giorni e questa è la cosa importante”.
Anche Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo è intervenuto per dare il via alla tre giorni pescarese: “5 anni fa ho preso a cuore questa missione. Volevo dare un futuro alla terra dei miei avi. Erano 30 anni che l’Abruzzo stagnava nella stessa posizione. Oggi invece, siamo la prima regione per produzione, ad esempio, di autoveicoli. Mi sono impegnato perché l’Abruzzo riprendesse a camminare e che fosse competitiva con le altre regioni italiane. Oggi, con un pizzico di orgoglio, possiamo dire che questo obiettivo lo stiamo centrando. Mio padre mi disse cosa andassi a fare in Abruzzo, sarei stato meglio a Roma in Parlamento, ma noi siamo gente tosta e oggi l’Abruzzo è al centro della Nazione. L’Abruzzo ricuce l’Italia, unisce il nord e il sud. La vera divisione del Paese, riguarda solo le infrastrutture ed è questa la vera distanza che va colmata. Se ci mettono a disposizione tutti gli impianti vedrete che il sud non ha nulla da invidiare al nord, anzi, andrebbe a grande velocità. Questo sarà il mio appello ai leader del Governo che verranno domenica qui a Pescara”. Il Governatore ha poi fatto un passaggio sulla sua rielezione: “I grandi specialisti della narrazione politica che fanno cambiare l’opinione piubblica come, Piazza Pulita, Ballarò, Di Martedì, facevano passare il concetto che avremmo perso. Ma io avevo fatto la promessa che saremmo andati a dormire e prima delle 2 di notte, sapevamo già il risultato. La nostra coalizione ha la capacità di ascoltare ed essere aperta al dialogo. Il centrodestra combatte stretto stretto, contro il resto del mondo”. In conclusione, Marsilio ha parlato delle elezioni dell’8 e 9 giugno: “Vinceremo in Europa e vinceremo anche a Pescara perché Fratelli d’Italia sarà al fianco del Sindaco Masci. Ma la battaglia importante è anche quella dell’Europa perché dobbiamo esportare il buon governo Meloni e far vedere come si guida un Paese. La vera forza del centrodestra è che non è mai stato dipendente da una singola persona ma la forza arriva dalla coesione di tutta la comunità coesa”.
A concludere l’avvio della conferenza programmatica di Fratelli d’Italia, è stato Luca Ciriani, Ministro per i Rapporti con il Parlamento: “Il centrodestra vince le elezioni per un motivo troppo semplice e cioè perché rappresenta la maggioranza degli italiani. Quando abbiamo consapevolezza di questo, vinciamo e stravinciamo. Qui a Pescara, c’è l’orgoglio di un partito, il più grande d’Italia che non ha raggiunto questo obiettivo per caso. Noi guardiamo al futuro avendo fatto i conti con il nostro passato. Abbiamo un grande leader ed è per questo che compare nel nostro simbolo mentre altri non possono fare lo stesso. Per loro non siamo l’avversario ma siamo il nemico e questo è sbagliato. Provano in tutti i modi a infangarci e vincere le elezioni democratiche non gli va giù. Tanti ci dicono che siamo populisti ma la realtà è che siamo stati esattamente l’opposto. Noi abbiamo tolto il concetto del ‘gratis’. Avevano fatto passare il concetto che doveva esserci chi lavorava il doppio per fare stare a casa con i soldi degli altri a non fare nulla”.