Festa della Liberazione, Marsilio: “Io sono contro i totalitarismi”

25 Aprile 2024
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Alla cerimonia di Pescara era presente anche l’On. Giovanni Donzelli

PESCARA – Celebrazione per la Festa Nazionale della Liberazione, in Piazza Garibaldi a Pescara. Appuntamento annuale che vede la presenza delle massime autorità civili, religiose e militari della Regione. Personalità illustri oggi, nel capoluogo pescarese con la presenza, tra gli altri, dell’Onorevole Deputato di Fratelli d’Italia e Responsabile Nazionale dello stesso partito, Giovanni Donzelli. Alla cerimonia hanno partecipato anche il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il Presidente del Consiglio Regionale, Lorenzo Sospiri, gli On. Deputati, Guerino Testa e Nazario Pagano, il Prefetto di Pescara, Flavio Ferdani, il Questore di Pescara, Carlo Solimene, il Sindaco della città dannunziana, Carlo Masci e tanti altri sindaci della provincia pescarese. 

La presenza dell’Onorevole Donzelli è dovuta all’imminente inizio dell conferenza programmatica di Fratelli d’Italia, e ha commentato così la sua partecipazione: “Sono qui per motivi organizzativi, ma è una giornata che deve unire tutti gli italiani. È giusto che ognuno di noi debba festeggiare il ritorno della libertà, mettendo da parte tutte le polemiche. Sono a Pescara per motivi organizzativi, vista la conferenza programmatica di Fratelli d’Italia, altrimenti sarei stato nella mia Firenze a celebrare questa importante giornata. 

Nei momenti prima dell’inizio della cerimonia, il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio ha rilasciato una dichiarazione alla stampa:”Il 25 aprile è una giornata importante e che, spero, venga vissuta sempre di più come giorno di conciliazione e come superamento degli odi e delle divisioni. Non come la riproposizione di una guerra civile che ci è stata che ha lasciato ferite per decenni. Bisogna ricordare, invece, il sacrificio di chi ha saputo combattere per la libertà in buona fede. Bisogna riconoscere che in quegli anni traguci c’era buona fede da entrambe le parti. Bisogna rispettare tutte le vittime di quell’orrendo conflitto. Antifascismo? È una riflessione sempre presente. Io non l’ho mai assunta questa definizione per due motivi, il primo è perché mi piace definirmi in positivo e la seconda è perché non tutti gli antifascisti amano la libertà. Ci sono antifascisti che lottavano contro una dittatura a favore di un’altra. Poi ci sono antifascisti che, invece, hanno combattuto per restituire all’Italia la libertà e costruire la democrazia. Io mi definisco antitotalitaristasono qui per celebrare la libertà, sono contro tutte le dittature. Sono qui anche per celebrare il diritto di ogni popolo di poter esprimere il proprio pensiero e le proprie convinzioni”.

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