Si interverrà sull’area adiacente la Stazione ferroviaria e via Pescasseroli a Chieti Scalo e, nel centro storico, su piazza Trento e Trieste e piazza Umberto
CHIETI – Quattro aree della città verranno presto riqualificate grazie a 2,4 milioni di euro provenienti da fondi Pnrr.
Prosegue l’iter di un altro importante intervento sul decoro urbano, che vedrà presto riqualificate altre quattro aree della città. Si tratta dell’area adiacente la Stazione ferroviaria e via Pescasseroli a Chieti Scalo e, nel centro storico, di piazza Trento e Trieste e piazza Umberto.
L’Amministrazione sta definendo le azioni che porteranno alla chiusura del progetto esecutivo delle quattro aree dove sono in corso in questi giorni dei sondaggi a cura dell’archeologo Davide Miguel e in sinergia con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Chieti-Pescara.
“Abbiamo predisposto nove sondaggi, una scelta che adotteremo per tutti i cantieri, per capire cosa e se l’area di intervento custodisce testimonianze archeologiche da preservare prima di intervenire, com’è accaduto per piazza San Giustino – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Rispoli – . Una scelta che nasce dalla necessità di non trovare “sorprese” e per poter proseguire con le attività di cantiere in sicurezza.
Siamo partiti dal parcheggio della stazione a Chieti Scalo, per la riqualificazione di un’area strategica del nostro territorio e vocata a fare da aggregatore; proseguiremo su più punti di via Pescasseroli e la settimana prossima saliremo al centro storico, prima su tre punti di piazza Trento e Trieste e, infine, sulla parte terminale di Corso Marrucino.
Su queste vie si transita regolarmente, con qualche disagio per la mobilità a ridosso dei luoghi di scavo, per cui chiediamo pazienza ai concittadini, assicurando che si tratta di verifiche velocissime, ma necessarie per riqualificare parti strategiche della città che da anni aspettavano di rinascere. Questo accadrà, nel rispetto del passato e dell’identità dei luoghi, cosa che ci ha spinto a far precedere il progetto dai saggi, in modo da intervenire in modo coerente alla storia archeologica della città”.