L’assessore regionale Magnacca: “Situazione complessa ma faremo quanto è in nostro potere”, i sindacati: “L’azienda rispetti gli accordi”
SAN SALVO – Si è aperto uno spiraglio concreto ed effettivo sulla possibilità di mantenere i livelli occupazionali esistenti nello stabilimento della Denso Manufacturing Italia di San Salvo.
Ieri si è svolto a a Roma, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, un incontro per discutere del futuro dello stabilimento, in difficoltà per problemi legati alla transizione dall’endotermico all’elettrico. Per la Regione Abruzzo è intervenuto il nuovo assessore alle Attività Produttive, Ricerca Industriale e Lavoro, Tiziana Magnacca, per l’assessorato erano invece presenti Germano De Sanctis, direttore del Dipartimento Attività Produttive e Renzo Iride, responsabile dell’Ufficio crisi aziendali.
“La proficua attività di difesa svolta negli ultimi anni da parte del Presidente Marsilio in difesa di Denso Italia e dei suoi lavoratori, ha portato ad affrontare l’incontro odierno presso il Ministero se non in maniera risolutiva e definitiva, in maniera che si è aperto uno spiraglio concreto ed effettivo sulla possibilità di mantenere i livelli occupazionali esistenti, escludendosi scelte dannose per i lavoratori – ha detto Magnacca -. La situazione è sicuramente complessa, ma siamo pronti a fare quanto è in nostro potere per garantire quella continuità che possa permettere di arrivare verso la sostenibilità economico-finanziaria dell’azienda senza rinunciare in nessun modo a quella sociale e alla tutela dei posti di lavoro”.
“Partiamo da alcune certezze – ha aggiunto l’assessore -. Denso è un’azienda strategica nella filiera dell’automotive in Abruzzo, che è il settore manifatturiero di maggiore rilievo per l’economia abruzzese e per la coesione sociale della regione. L’altra certezza oggi manifestata è quella relativa alla volontà di Denso di costituire ancora un presidio di riferimento della componentistica del motore endotermico, ma anche della volontà di esserlo a condizione di tornare competitiva secondo le richieste della casa madre, per nuovi prodotti per l’elettrificazione. Ora, prendendo anche atto delle richieste delle sigle sindacali, Regione Abruzzo si è prontamente attivata presso il MIMIT per trovare soluzioni atte a garantire la continuità occupazionale, che costituisce priorità assoluta su cui impegnarsi”.
Da parte del Ministero è stato invece evidenziato come gli ammortizzatori non possano essere la soluzione, ma potranno essere un mezzo per superare la difficoltà del momento senza rinunciare alla richiesta di investimenti ulteriori da parte della casa madre, come richiesto da tutte le sigle sindacali.
Il MIMIT, in accordo con il Ministero del Lavoro e sollecitato dalla Regione, è riuscito a individuare la possibilità di prorogare le misure di sostegno attualmente in atto per dare modo alla direzione italiana di Denso di intavolare le più opportune iniziative di investimento in nuovi prodotti.
“Come sindacato – osservano Cianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, e Nicola Manzi, segretario generale della Uilm di Chieti Pescara – esprimiamo forte disappunto per una posizione aziendale ancora vaga e sfuggente, a fronte di due precisi accordi sindacali in base ai quali la multinazionale avrebbe dovuto realizzare 65 milioni di investimento e portare prodotti da altre realtà estere del gruppo. Quanto agli ammortizzatori sociali, abbiamo appreso con sollievo che c’è la possibilità di prorogare la cassa integrazione ricorrendo alla ipotesi dell’articolo. 22 bis del d.lgs. 148/2015 e condividiamo l’opportunità di concordare uno scivolo pensionistico quale l’isopensione. Ma rivendichiamo che a tutti i lavoratori devono essere garantiti carichi di lavoro adeguati ed equi, tali da assicurare a tutti il 51% di presenza in azienda. Non accetteremo mai forme di licenziamento camuffati”.