L’episodio era accaduto il 15 gennaio scorso, quando sulla facciata erano apparse scritte “no vax”
PESCARA – Perquisite le abitazioni di due indagati a seguito dell’imbrattamento del Palazzo della Prefettura di Pescara, con scritte “No Vax”. Il 15 gennaio scorso, sia su alcuni muri dell’Ospedale Civile e sia sulla facciata del Palazzo della Prefettura, erano comparse delle scritte dell’associazione “ViVi” composta da persone convintamente “No Vax” e che inneggiano alla lotta contro lo stato. Scritte in tinta rossa che avevano ricoperto tutta la facciata del palazzo di Piazza Italia.
A seguito di questo gesto, la Polizia ha inviato le indagini risalendo a due persone: un uomo di 47 anni e una donna di 36 anni. Secondo quanto riferito dalla Polizia, l’uomo avrebbe prima agito sul muro dell’Ospedale, per poi recarsi nella notte del 15 gennaio, sul palazzo della Prefettura. Entrambi gli atti vandalici, sarebbero stati compiuti con una lancia per pittura, realizzata artigianalmente grazie a delle istruzioni reperibili sui siti “No Vax”.
Nella giornata di ieri, lunedì 15 aprile, i poliziotti della Digos della Questura di Pescara, delegati dall’Autorità Giudiziaria, hanno proceduto alla perquisizione delle abitazioni dei due indagati, procedendo al sequestro di materiale ritenuto di interesse, tra cui anche oggettistica riconducibile al gruppo “no vax” e “stencil” per la realizzazione della scritta “ViVi”. In particolare, nell’abitazione dell’uomo, è stata rinvenuta la lancia per pittura a spruzzo, di fabbricazione artigianale, che si ritiene esser stata utilizzata per l’imbrattamento della Prefettura. I reati contestati sono quelli di associazione per delinquere, danneggiamento ed imbrattamento.