Si chiedono ancora verità e giustizia per il ragazzo che ha perso la vita a Castrogno nel giorno del suo ventesimo compleanno
TERAMO – Il 13 marzo la famiglia Guarnieri salutava per sempre l’amato Patrick, ragazzo di 20 anni che proprio quel giorno, nel giorno del suo compleanno, perdeva la vita tra le mura del carcere di Castrogno. Da quel momento i famigliari e l’associazione Codice Rosso hanno chiesto giustizia affinché si facesse chiarezza sulla vicenda. Patrick è morto per asfissia ma è ancora da accertare la dinamica, per capire se si sia trattato di un gesto volontario o di altro, come ipotizzato dalle persone a lui care. Anche l’Associazione Asperger Abruzzo si è unita alla richiesta di giustizia e si dice pronta a protestare davanti al carcere di Castrogno con la famiglia.
“Il 13 marzo è accaduto un fatto gravissimo nel carcere di Castrogno. Un fatto gravissimo e indegno di un paese civile. Un fatto lontano anni luce da uno Stato di Diritto”, si legge nella nota. “Patrick Guarnieri era un ragazzo che il 13 marzo 2024 compiva 20 anni, un ragazzo disabile certificato e certificato autistico con ritardo mentale, cleptomane, sordo e muto. Cosa avrà fatto Patrick per meritare di andare in carcere? Era evaso dai domiciliari dove era agli arresti per un piccolo furto. Qualcuno dirà che non avrebbe dovuto rubare, era cleptomane certificato, la cleptomania è una malattia.
Durante l’arresto Patrick ha avuto una crisi autistica per cui è stato portato anche in pronto soccorso. Il fatto che Patrick non fosse nelle condizioni di essere rinchiuso in un regime carcerario lo spiega perfettamente il tempo intercorso dalla sua entrata in carcere e il momento della sua morte, sono passate solo 6 ore. Patrick è morto il giorno in cui compiva 20anni. Il 20 aprile Asperger Abruzzo con le sue famiglie sarà presente alla manifestazione che si terrà davanti al carcere di Castrogno alle ore 10:30 in sostegno alla famiglia di Patrick Guargneri per chiedere Verità e Giustizia per Patrick che il 13 marzo ha festeggiato il suo 20esimo compleanno con la morte a causa della negligenza di chi non ha avuto voglia di leggere il suo fascicolo”.