L’opposizione allarmata dal dissesto finanziario, dalle somme dovute a terzi, dai prossimi adempimenti fiscali e dalla situazione dei dipendenti della partecipata
CHIETI – La convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Chieti per parlare delle procedure attuate a seguito del fallimento della Teateservizi riguardo alle riscossioni dei tributi e al mantenimento occupazionale. A chiederla è il capogruppo della Lega al Comune, Mario Colantonio, per conto di tutti i gruppi di minoranza.
“Vista la grave situazione economica in cui versa il Comune di Chieti a cui va ad aggiungersi il dichiarato fallimento della Teateservizi, già società demandata alla riscossione dei tributi comunali – si legge nel documento – e preso atto che la discussione sulle relative problematiche, seppur affrontate nelle Commissioni Consiliari competenti, non rendono risposte concrete ed esaustive ed altresì si assiste quotidianamente ad articoli di stampa riportanti azioni poste in atto dal Sindaco e/o altri esponenti della Giunta, per il quale non si riscontrano né atti e né effetti, chiediamo la convocazione di una seduta del Consiglio Comunale straordinaria con la partecipazione del Sindaco, della Giunta ed Assessori competenti, Dirigente del Servizio Finanziario, Ufficio Legale e Curatore nominato per il Fallimento della Teateservizi srl”.
I gruppi di minoranza ricordano la grave situazione economica in cui versa il Comune e il fatto che sono trascorsi oltre 40 giorni dalla dichiarazione di fallimento e “ad oggi non sussistono azioni concrete ed esaustive poste in essere ed idonee a garantire le riscossioni dei tributi del Comune di Chieti”.
Nel documento si sottolinea anche che “sussistono consistenti somme di denaro dovute dal Comune a terzi somministratori di servizi di varia natura ed al momento non sono state rese note le modalità di copertura finanziaria delle partite debitorie legate al bilancio corrente”.
Inoltre sono prossimi gli adempimenti fiscali relativi al pagamento delle imposte dirette ed indirette da parte dei cittadini di Chieti, “così come ad oggi non risultano quantificati i ruoli relativi alla TARI, che costituisce, dopo gli stipendi al personale, la spesa mensile di maggiore entità per l’Ente ed al momento non è stato neanche programmata una modalità di incasso delle somme dovute da parte dei cittadini”.
Allarmismo, poi, viene espresso per la “grave posizione dei dipendenti della partecipata che hanno, con le organizzazioni sindacali, anche attivato la procedura innanzi al Prefetto di Chieti”.
La richiesta dei gruppi di minoranza nei confronti di sindaco e Giunta è quindi quella di verificare e riferire in Consiglio Comunale straordinario le procedure da adottare o in adozione “al fine di garantire le entrate tributarie al Comune di Chieti, sia in ordine alle imposte dirette ed indirette, a tutti i tributi comunali dei vari servizi erogati con particolare riferimento alla riscossione TARI per l’anno 2024 al fine di dare ampie risposte sulla sostenibilità finanziaria dell’Ente per il bilancio in corso e data altresì l’imminente scadenza per la formazione del nuovo bilancio di previsione 2025”, ma anche “verificare le procedure da adottare o in adozione al fine di garantire il livello occupazionale delle professionalità che sino ad oggi, e per 15 anni trascorsi, hanno lavorato nella struttura della Teateservizi s.r.l.” e “adottare e predisporre tutti gli atti propedeutici necessari alla Curatela Fallimentare della Teateservizi s.r.l. per richiedere l’esercizio provvisorio per la riscossione dei tributi di competenza o adottare e predisporre tutti gli atti propedeutici e necessari per la riscossione diretta da assunzione in capo al Comune oltre a quelli relativi alla tutela dei lavoratori”.