Violazioni soprattutto in materia di etichettatura, tracciabilità, quantitativi massimi pescabili e mancato adempimento di obblighi sanitari
GIULIANOVA – Otto le sanzioni amministrative contestate, per un importo complessivo di 14.500 euro, di cui tre a carico di esercizi commerciali per assenza di tracciabilità o etichettatura, quattro a carico di comandanti e armatori di unità turbosoffianti per aver sbarcato quantitativi di prodotto ittici, molluschi bivalvi, superiori a quelli consentiti. Sanzioni anche per la mancata registrazione sul giornale di bordo elettronico delle quantità eccedenti e una sanzione contestata a un venditore ambulante che immetteva sul mercato vongole senza il previsto passaggio da un centro di spedizione.
È questo il report del lavoro portato avanti dal personale dell’Ufficio Circondariale marittimo di Giulianova e dell’Ufficio Locale marittimo di Roseto degli Abruzzi, che ha sottoposto a verifica alcune attività commerciali, unità da pesca e venditori ambulanti. Altrettanto importanti i numeri delle sanzioni accessorie irrogate. Sono 7 i sequestri amministrativi per un totale di 287 chilogrammi di prodotti ittici e 2 attrezzi da pesca, oltre alle contestazioni di 12 punti per infrazioni gravi a carico dei titolari delle licenze da pesca ed i comandanti delle unità navali.
«Le operazioni di controllo e vigilanza sulla filiera della pesca, condotte di recente nel circondario marittimo di Giulianova», dichiara il Comandante Alessio Fiorentino, «si inseriscono nel quadro delle attività di verifica coordinate dalla Direzione marittima di Pescara, con l’obiettivo di tutelare il consumatore finale ed il mare quale volano delle attività marittime».