La polizia penitenziaria scorterà il simulacro del Cristo morto per le vie del centro cittadino
L’AQUILA – Sarà il Corpo della Polizia penitenziaria a scortare, per la prima volta quest’anno, il simulacro del Cristo morto per le vie del centro cittadino nella solenne processione del Venerdì Santo. Il rito che si rinnova all’Aquila dal 1954, quando l’aspirante frate Nicola Roccioletti ripropose l’antico culto sopito, per motivo di ordine pubblico, da quasi due secoli.
Il corteo partirà alle 20,00 davanti alla basilica di San Bernardino, con un percorso ridotto per via dei lavori di ripavimentazione nel centro storico. Ripristinato il passaggio davanti la sede del Comune a Palazzo Margherita – in piazza Palazzo – ma percorso estremamente breve quello a piazza Duomo.
L’itinerario della processione
Basilica di San Bernardino, via San Bernardino, corso Principe Umberto, via Marrelli, piazza Duomo in salita fino a corso Vittorio Emanuele e ritorno in basilica attraverso via San Bernardino: è questo, nel dettaglio, l’itinerario che il corteo seguirà venerdì. Tra i simulacri di Remo Brindisi mancherà la Gran Croce, il primo in assoluto ad esser stato realizzato, in quanto attualmente oggetto di restauro conservativo. Al corteo prenderanno parte il clero, le confraternite, le associazioni laicali, le autorità civili e militari. L’Orchestra e il Coro del Venerdì Santo, ensemble delle varie corali cittadine coordinate dal maestro Vincenzo Vivio e dirette dal maestro Carlo Mantini, eseguiranno il ‘Miserere’ di Serlecchy riadattato dal maestro Paolo Mantini. Il metropolita, cardinale Giuseppe Petrocchi, rappresenterà l’Arcidiocesi, il sindaco Pierluigi Biondi la Municipalità. Il Comune, per l’evento, consentirà la sosta gratuita nel parcheggio di Porta Leoni dalle ore 17.