Le porte del Bellavista apriranno dopo la mezzanotte, quando l’evento religioso sarà terminato da ore e i cittadini si recheranno nei vari locali della città
CHIETI – E dopo la processione, si balla al Bellavista! Sta suscitando tantissime polemiche e una vera e propria rivolta sui social l’iniziativa secondo la quale dopo la processione del Venerdì Santo a Chieti che si svolgerà il 29 marzo, ritenuta un appuntamento storico, immancabile e iconico della città, si apriranno le porte del club Bellavista per permettere ai clienti di ballare sui tetti.
Sacro e profano non si sposano, pensano in tanti, che ritengono il fatto di scatenarsi nelle danze un affronto al clima di solennità e di “lutto” che la suggestiva processione sempre suscita negli animi dei fedeli.
Se Cristo morto viene portato in processione per le vie della città, come si può pensare, subito dopo, di recarsi a ballare? Eppure c’è da dire che anche l’appuntamento al Bellavista, subito dopo la processione, è un rito che si ripete da tanto tempo e che è diventato una tradizione per gli abitanti di Chieti.
L’origine di questa usanza, infatti, deriva dal fatto che proprio al Bellavista si radunavano i cantori del miserere per consumare la cena e intrattenersi dopo aver partecipato al rito storico. E anche allora si cantava tutta la notte.
Ma i tempi cambiano, e così le usanze, e quello che allora era un semplice stare in compagnia per rendere indimenticabile la notte che dal Venerdì Santo porta al Sabato Santo, è divenuto, in questi tempi più recenti, un appuntamento con la discoteca. Un modo forse più movimentato e “profano” di vivere una notte così particolare, ma in linea con i tempi e l’evoluzione della società.
E se quest’usanza si è scontrata in tempi recenti con i divieti della pandemia, la possibilità di praticarla ora dev’essere apparsa appetitosa a coloro che nella notte tra il 29 e il 30 marzo saranno lì per ballare sulle note di Armonics live, Fabrizio Mammarella, Verdo e l’artwork di Joemotion.
E se si può discutere sull’opportunità di festeggiare con queste modalità, non si può tuttavia impedire che la tradizione si rinnovi… perché è vero che è rivisitata, ma è pur sempre tradizione. Del resto gli organizzatori dell’evento hanno già fatto sapere che l’intenzione non è assolutamente quella di dissacrare l’evento religioso, per questo motivo la musica prenderà il via a mezzanotte, quando la processione sarà ormai terminata da ore e tanti si recheranno ad affollare anche gli altri locali cittadini.