Primo sondaggio in vista dell’appuntamento elettorale del 9 giugno per il rinnovo del consiglio comunale di Pescara e per l’elezione del sindaco
PESCARA – Polemiche e contestazioni urlate non sembrano aver minimante scalfito la fiducia dei pescaresi nei confronti del sindaco Carlo Masci. Sulla base del sondaggio commissionato da Forza Italia all’istituto demoscopico “Noto” in vista delle elezioni del 9 giugno prossimo, Masci verrebbe infatti riconfermato al primo turno con il 54% dei consensi, mentre Carlo Costantini resterebbe fermo al 42%, seguito dal terzo sfidante, Domenico Pettinari, che si attesterebbe al 4%.
Se da una parte i progetti portati avanti da Masci in questi anni hanno sollevato numerose polemiche, dall’altra sembrerebbe esserci un elettorato pronto a confermargli la fiducia, dimostrando apprezzamento per gli interventi avviati per oltre 100 milioni di euro, destinati a piazze, strade, scuole, asili nido, impianti sportivi, strutture sociali, teatri, aree verdi e linee digitali.
La città più sostenibile, attrattiva e moderna sognata da Carlo Masci e dai partiti che lo sostengono sembra dunque piacere ai pescaresi. Un terzo degli intervistati ha infatti dichiarato che rispetto a 4/5 anni fa c’è stato un miglioramento della qualità della vita, il 36% non ha riscontrato cambiamenti, mentre solo il 28% ha dichiarato che si vive peggio rispetto al passato.
Il 49% degli abitanti di Pescara, in base alle risposte del campione di riferimento, ha espresso un giudizio positivo sull’operato del sindaco Masci, che piace soprattutto agli over 55. Il giudizio complessivo sull’operato del sindaco uscente Carlo Masci è condizionato chiaramente dall’appartenenza politica degli intervistati: esprime una valutazione positiva infatti la quasi totalità degli elettori del centrodestra alle ultime politiche, mentre prevalgono i giudizi negativi tra gli elettori dei partiti che sostengono i candidati avversari. C’è naturalmente qualche scontento anche tra gli elettori del centrodestra alle ultime politiche: ha espresso un giudizio positivo sull’operato del sindaco Carlo Masci il 94% degli elettori di Fratelli d’Italia, mentre per il 4% degli elettori del partito della Meloni il giudizio è negativo; tra gli elettori della Lega si sale al 98,% con giudizio positivo, così come per il 98% degli elettori di Forza Italia.
Per quanto riguarda le intenzioni di voto ai candidati – con un’affluenza stimata tra il 55 ed il 59% – il sindaco uscente otterrebbe l’assoluta maggioranza dei consensi mentre il suo avversario Carlo Costantini rimarrebbe fermo al 42%. Il range è tra il 52% e il 56% per Carlo Masci, tra il 40% ed il 44% per Carlo Costantini, e tra il 3% e il 5% per Domenico Pettinari.
L’analisi del voto disgiunto evidenzia un alto livello di fedeltà degli elettori dei partiti al candidato di riferimento. Per l’elezione del primo cittadino sia gli intervistati di centrodestra che quelli di centro sinistra sostengono compattamente i candidati del proprio schieramento.
Sulle intenzioni di voto ai partiti l’elettorato si è espresso con una netta preferenza per Fratelli d’Italia che otterrebbe un 29% dei consensi, confermandosi partito leader nella coalizione di centrodestra. Il secondo partito in città è il Pd con il 17% dei consensi, seguito da Forza Italia al 16%, e dal movimento cinque stelle al 7%. Molto basso – al 2% – il consenso per la Lega, che sta pagando la minore attrattiva del suo leader nazionale e il deflusso dai ranghi verso partiti che offrono maggiori opportunità di rielezione. La coalizione di civiche che appoggia Domenico Pettinari raggiunge invece il 4%.
Dal sondaggio risulta sostanzialmente ribaltato il quadro sulla città di Pescara, rispetto alla tornata elettorale delle regionali del 10 marzo scorso, quando il centrosinistra in appoggio al candidato alla presidenza Luciano D’Amico aveva totalizzato il 52,29% contro Marsilio al 47,79%. In quella occasione il Pd in città aveva raggiunto il 28,43% dei consensi mentre Fratelli d’Italia era al 15,55%.
Anche in caso di ballottaggio tra Carlo Masci e Carlo Costantini, sarebbe il sindaco uscente a raggiungere il livello di consensi più alto, battendo con il 60% contro il 40% il candidato di centrosinistra.