Malore su una nave in mare aperto, la Capitaneria di porto di Ortona interviene sfidando onde e vento

25 Marzo 2024
1 minuto di lettura

L’imbarcazione era diretta a Malta, di fondamentale importanza per il salvataggio è stata la presenza di personale del 118 sulle motovedette della Guardia costiera

ORTONA – Nello corso fine settimana la sala operativa della Capitaneria di porto di Ortona ha coordinato, le operazioni di soccorso a un marittimo colto da malore a bordo di una nave battente bandiera italiana, mentre l’imbarcazione si trovava a circa 22 miglia di distanza dalla costa e in navigazione verso Malta.

Erano appena trascorse le 18.30 di sabato quando la sala operativa della Guardia costiera di Ortona ha ricevuto una chiamata radio da parte del Comandante di una nave, nella quale si richiedeva un intervento urgente per via della presenza di un marittimo straniero di 51 anni, che presentava parametri vitali eccessivamente fuori controllo.

Dopo aver messo in contatto la nave con il CIRM, il “Centro internazionale radio medico”, la sala operativa della Capitaneria di porto ha allertato il locale 118 per la predisposizione di un equipaggio paramedico da imbarcare sulla propria motovedetta SAR (search and rescue). Si è rivelato provvidenziale l’intervento della motovedetta CP 2115, con a bordo il personale ASL, che in poco meno di un’ora è riuscita a raggiungere la nave al largo e a recuperare il marittimo al quale sono state prestate le prime cure direttamente durante la navigazione di rientro in porto.

L’operazione di affiancamento della motovedetta alla nave è stata portata a termine con difficoltà a causa della la presenza, in mare aperto, di onde e vento che hanno condizionato la manovra, ma anche per via di un notevole dislivello tra fiancata della nave e fiancata della motovedetta che ha reso necessario, per il trasbordo della barella con il malcapitato, l’impiego della gruetta di bordo. Una volta giunti in porto, il personale del 118 ha immediatamente trasferito, in ambulanza, il marittimo presso l’ospedale di Chieti.

Altro da

Non perdere