Una mattinata di confronto tra i ragazzi delle scuole e il mondo della medicina sportiva
PESCARA – Nella sala consiliare del Comune di Pescara, si è tenuto il convegno-dibattito che anticipa la Giornata Nazionale “Lo Sport che vogliamo” dal titolo “Doping: Etica – Educazione – Diritto – Sport”, promosso dall’Us Acli-Aps Abruzzo, Presidente Adamo Scurti.
Alla manifestazione hanno partecipato, per la ASL di Pescara, il Direttore Generale Vero Michitelli, il Direttore della UOSD Farmacossitologia dr. Fabio Savini, il Direttore UOSD Medicina dello Sport dr. Massimo Gobbi con il Dirigente Medico dr. Vincenzo Santuccione ed il dr. Vittorio De Feo, Presidente del Comitato Regionale della Federazione Medico Sportiva Italiana. Sono inoltre intervenuti i rappresentanti istituzionali degli Enti e delle organizzazioni sportive, della Scuola, del campo medico-sportivo, delle associazioni di volontariato, e tra gli altri, il comandante del reparto Carabinieri Nas di Pescara Maria Rosaria Paduano. Il coordinamento del convegno è stato affidato a Francesco Bizzarri, docente universitario e Presidente del Cusi, ha moderato la giornalista Francesca Di Giuseppe.
“Essere sani nello sport è il tema della giornata di oggi e la ASL di Pescara – ha dichiarato il Direttore Generale Vero Michitelli – è impegnata nella lotta contro il doping attraverso la Medicina dello Sport, diretta dal dr. Massimo Gobbi e la Farmacotossicologia, diretta dal dr. Fabio Savini, Centro di Riferimento Regionale Anti-Doping.”
La struttura della Medicina dello Sport ha lo scopo di favorire l’attività sportiva con il controllo medico preventivo. La visita di idoneità alla pratica sportiva rappresenta uno strumento importante di screening, in quanto prevede il controllo medico di tutti gli organi ed apparati. Permette di ottenere informazioni sullo stato di salute generale dell’atleta, di individuare in anticipo eventuali condizioni predisponenti a patologie future (prevenzione primaria) o di utilizzare l’attività fisica come strumento di cura (prevenzione secondaria e terziaria). Connesse alla visita di idoneità, il servizio eroga altre prestazioni mediche specialistiche, nonché consulenza nutrizionale in collaborazione con l’UOC SIAN e la Psicologia dello sport.
“Il doping – ha affermato Michitelli – è una scorciatoia che ha delle conseguenze rilevanti sulla salute sia fisica che psicologica, ovvero oltre ad apportare danni all’organismo, compromettendo fegato, reni, cuore, incide sul sistema nervoso perché queste sostanze provocano insonnia e disturbi dell’umore.
La struttura dipartimentale di Farmacotossicologia tratta il problema da un altro punto di vista, che è quello dell’esame tossicologico. È Centro Accreditato UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018, è Centro di Riferimento Regionale per la Farmacotossicologia, Tossicologia Occupazionale e Forense, è Centro di Riferimento Regionale Cannabis Terapeutica ed è Centro di Riferimento Regionale Anti-Doping. Collabora con Istituzioni, come i Carabinieri NAS e le altre Forze dell’Ordine deputate a reprimere il fenomeno del doping. Il Centro di Farmacotossicologia opera con procedure ISO, standardizzate, che offrono anche sistemi di sicurezza e l’applicazione di norme standardizzate (di qualità internazionali sandardizzate).
“L’azienda sanitaria – ha concluso Michitelli – non è un Ente distante e lontano, ma una realtà in grado di supportare i giovani e aiutarli a vivere lo sport in modo sicuro e responsabile. Questa giornata è un’occasione di conoscenza, di cultura e di preparazione per far sì che lo sport si svolga secondo regole di lealtà e di correttezza”.
Adamo Scurti ha sottolineato l’importanza del convegno come momento di dialogo con i numerosi studenti presenti, un’età critica per il rischio di doping. L’incontro ha posto l’accento sul valore di uno stile di vita sano, con un profilo nutrizionale corretto e attività fisica adeguata, per garantire salute, benessere e come presupposto per raggiungere risultati agonistici importanti.
Scurti ha inoltre evidenziato il ruolo fondamentale di Comuni, Asl, operatori di medicina sportiva e Carabinieri NAS: “Questi Enti non devono essere visti solo come organi di controllo, ma come figure di supporto che offrono monitoraggio dello stato di salute, consigli e informazioni preziose per gli atleti”.