Il Ministro dell’Istruzione e del Merito non ha voluto parlare delle elezioni di domenica prossima
PESCARA – Giornata abruzzese istituzionale per il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. A Pescara, nella mattinata, una tappa all’Istituto Aterno-Manthoné. Un giro all’interno della scuola per il Ministro, accompagnato dalla Preside Elvira Pagliuca, dal Sindaco di Pescara, Carlo Masci, dal Presidente della Provincia di Pescara, Ottavio De Martinis e dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionalo, Massimiliano Nardocci. Nessun commento, da parte del Ministro, sulle elezioni di domenica prossima.
Prima di visitare l’intera struttura scolastica, Valditara ha affrontato con la stampa diverse tematiche, partendo dalla riforma 4+2: “È una riforma molto importante, che mira a dare un lavoro ai nostri giovani e rapidamente. Li forma in modo più aderente in base alle esigenze delle imprese. È una scuola fortemente innovativa, aperta all’internazionalizzazione e alle imprese. Ci sono programmi completamente rinnovati e che con un anno prima, riesce ad introdurre gli studenti nel mondo del lavoro”.
Poi, un passaggio anche sul caso del dossieraggio: “È molto grave quanto sta accadendo. Devo dare atto al Procuratore Melillo che è stato trasperente. Ha detto due cose: ha parlato di un livello superiore e che c’è una convergenza sull’area di centrodestra. Devo dire che è una cosa di una gravità inaudita”.
Nel corso dell’intervista, poi, un breve passaggio sulla mancata riammissione a scuola del bambino di 6 anni di Ladispoli, dopo la sospensione per ‘iperattività’: “Un fatto che mi ha molto colpito. Anche dopo la sentenza del TAR, che ne aveva previsto, ovviamente la riammissione. La mia scuola è costituzionale e deve includere e non marginare. Adesso vogliamo capire cosa sia successo.
In chiusura, poi, Valditara ha parlato dell’Autonomia differenziata e su un eventuale compromissione del sistema scolastico:“Noi siamo qui per riunire l’Italia e l’Autonomia differenziata non intaccherà in alcun modo la scuola. Sto girando il sud Italia e vedo scuole oggetto dell’Agenda sud. Questa è una grande opportunità che dà la possibilità di investire più risorse per conserntire ai ragazzi del sud italia di poter recuperare quel gap con giovani più fortunati residenti in territori con minori criticità. Il Governo ha messo sul banco 325 milioni che è il più grande piano mai fatto per la scuola del mezzogiorno con una visione strategica, che parte dalle scuole elementari con risorse dedicate per una scuola all’avanguardia”.