Oggi le sentenze per i 13 imputati che hanno scelto il rito abbreviato, per gli altri 10 il rinvio a giudizio con rito ordinario è stato fissato per il prossimo 18 giugno
VASTO – Tre condanne e dieci assoluzioni. Sono queste le sentenze disposte nel corso del primo processo svoltosi oggi a L’Aquila nell’ambito dell’inchiesta Blue Marine che ha preso il via all’alba del 24 gennaio 2022 portando a diversi arresti e misure cautelari a San Salvo, Vasto e nell’hinterland.
Le sentenze riguardano i 13 imputati che hanno scelto il rito abbreviato. Il giudice dell’udienza preliminare Guendalina Buccella ha stabilito tre condanne: 4 anni e 4 mesi di reclusione e 18 mila euro di multa per Xhekson Prela, quattro anni di reclusione e 18 mila euro di multa per Vladimir Sokoli, 4 mesi di reclusione e 2 mila euro di multa per Ferdinando De Rosa. I tre sono stati invece assolti dalle altre accuse a loro carico. Stabilito il non luogo a procedere per Gazim Cani, Dritan Mici, Valter Sparvieri, Josef Mici e Matteo Mici per non aver commesso il fatto. Assolti invece Luigi Di Iorio, Greta Ndoja, Elvis Vasiu, Albert Mici, Enrrik Gjinaj, Armando Ymeri, Nicola Papaleo, Angelo Maiolo, Ferdinando De Rosa, Roki Prela e Vladimir Sokolie. Per gli altri 10 imputati il rinvio a giudizio con rito ordinario davanti al tribunale collegiale è stato fissato per il prossimo 18 giugno.
«Finisce oggi un calvario durato quasi due anni, ero certo fin dall’inizio della totale innocenza del mio assistito» ha dichiarato l’avvocato Alessandro Cerella del foro di vasto, difensore insieme all’avvocato Antonio Valentini del foro di L’Aquila di Roki Prela, risultato assolto.
L’operazione Blue Marine era scattata all’alba 24 gennaio 2022, quando oltre 150 tra carabinieri e finanzieri, con il supporto di militari dei reparti speciali, delle unità cinofile antidroga, di unità anti esplosivo e di quelle per la ricerca di valute, con l’ausilio di elicotteri multifunzione, hanno dato esecuzione a 20 ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei soggetti appartenenti a una organizzazione criminale composta per la maggior parte da soggetti di etnia albanese. Un’organizzazione dedita al traffico di ingenti quantità di sostanze stupefacenti e ad attività estorsive, che venivano condotte anche con l’utilizzo di armi, operante in particolare nell’area del Vastese. Allo stesso tempo sono state eseguite decine di perquisizioni.
Le indagini avevano preso il via nel 2019 e sono il prosieguo dell’operazione “Evelin” del 2018, che invece disarticolò il presunto clan rivale a quello implicato nell’operazione Blue Marine. Per domani è prevista al tribunale di Vasto la sentenza riguardo al processo “Evelin”: il pm Stefano Gallo ha richiesto pene per oltre due secoli per i 20 imputati.