“Eri un personaggio” ha detto don Gianni Sciorra durante l’omelia. Dante lascia la moglie e quattro figli, uno dei quali viaggiava in auto con lui il giorno del tragico schianto
VASTO – Una chiesa di San Paolo gremita ha accolto ieri il feretro di Dante Carpi, 57 anni, rimasto vittima del tragico incidente che il 2 marzo scorso ha tolto la vita a tre persone sulla statale 16 nei pressi della spiaggia di Casarza.
Ad attenderlo sul sagrato della chiesa tanta gente, tra cui molti ragazzi in rappresentanza della Bacigalupo Vasto Marina, la società di cui Carpi ha fatto parte fino allo scorso anno, e numerosi amici e compagni dei quattro figli di Dante.
Tanti gli abbracci, tante le lacrime, perché Dante era molto conosciuto in città: titolare del ristorante La Barcaccia di Vasto Marina, ma noto anche per l’autoconcessionaria di proprietà della sua famiglia a Punta Penna. Sposato con Sara Brattoli e padre di quattro figli, uno dei quali, Samuele, 14 anni, al momento del terribile schianto viaggiava con il padre a bordo di una Bmw ed è rimasto miracolosamente illeso.
«Un personaggio», così l’ha definito don Gianni Sciorra durante l’omelia, «mi piaceva ascoltare i tuoi discorsi, eri sempre convinto delle tue idee – ha detto il parroco – e ci piaceva confrontarci. Eri una persona particolare, ma avevi il cuore buono e questo mi basta, il resto non sta a noi valutarlo. Quei tanti nomi sulla locandina funebre sono un tracciato di tutta la tua vita. Si muore all’improvviso – ha detto don Gianni – perciò può succedere anche a noi. Dobbiamo vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, così quando Dio ci chiamerà, noi saremo pronti a morire con un cuore puro. Ti affidiamo ora – ha concluso – al tuo angelo custode».
Nella serata del 2 marzo Dante, alla guida del suo Bmw e con suo figlio sul sedile del passeggero, si è schiantato frontalmente con la Jeep guidata da Paolo Marchesani, 51 anni, operaio della Stellantis di Atessa che viaggiava con la famiglia: la moglie Stefania Del Borrello, rimasta lievemente ferita, la figlia Claudia, che la sera stessa dell’incidente è stata trasportata in gravi condizioni all’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto dov’è stata operata d’urgenza alla milza, e la nipote Martina Mancini, 15 anni, studentessa dell’istituto “IIS “Mattei” di Vasto, che nell’incidente ha perso la vita.
Solo il giorno prima delle esequie di Dante, sempre nella chiesa di San Paolo, si sono tenuti i funerali di Paolo e Martina, un rito congiunto al quale hanno partecipato centinaia di persone: lo strazio di parenti, amici e compagni della ragazza, un applauso, un volo di palloncini e una dolce musica di sottofondo hanno accompagnato zio e nipote nel loro ultimo viaggio.