Il Ministro Giorgetti a Giulianova tra superbonus, elezioni e autonomia differenziata

4 Marzo 2024
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Il Ministro ha commentato la possibilità di un effetto domino delle elezioni in Sardegna in Abruzzo: «Ma valà!»

GIULIANOVA – Questa mattina il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti si è recato in visita istituzionale a Giulianova, accolto dal sindaco Jwan Costantini. L’arrivo del ministro si colloca in un momento politico particolare, a ridosso delle elezioni regionali del 10 marzo e in prossimità delle comunali di giugno, in cui sarà coinvolto anche il comune di Giulianova. Presenti oltre al sindaco, anche il sottosegretario Luigi D’Eramo, l’onorevole Alberto Bagnai, l’assessore regionale Pietro Quaresimale ed esponenti della Lega Abruzzo.

Momento politico particolare, in virtù del quale il ministro Giorgetti ha commentato le recenti elezioni regionali in Sardegna. Di fronte alla plausibile possibilità dell’effetto domino in Abruzzo, che potrebbe quindi sovvertire la legislatura Marsilio, Giorgetti ha risposto semplicemente: «Ma valà!», fugando ogni dubbio o preoccupazione. Parlando di quelle che potrebbero essere le percentuali della Lega, il ministro sostiene che «non è una questione di percentuale. È questione di avere chiare le idee, chiara la visione, chiara la politica, perché c’è bisogno di buona politica e soprattutto di politica che guardi lontano e questo è quello che offriamo noi».

Numerose poi le tematiche affrontate nel corso dell’incontro, iniziato presso il municipio e proseguito nella sala Buozzi. Uno dei punti cardine è stato quello del superbonus. «Abbiamo messo una linea alla fine del 2023. Purtroppo le conseguenze le pagheremo nei prossimi anni. Adesso dobbiamo ricominciare con una politica per le imprese più assennata e che guardi davvero a creare le condizioni per la produttività. Una politica che guardi al futuro», ha dichiarato Giorgetti.

Un commento anche sull’autonomia differenziata, che per il ministro è «semplicemente il premio per chi è capace di fare e chi ha voglia di fare. Credo che questa sia la molla su cui poter costruire le prospettive di sviluppo per l’Abruzzo e anche per il Sud».

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