Elezioni regionali / Carlo Calenda a Chieti per sostenere D’Amico: “Stop al bipolarismo o nessuno andrà più a votare”

4 Marzo 2024
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Il leader di Azione: “Spero che tutti votino come cittadini liberi guardando la qualità dei candidati che si confrontano”

CHIETI – Il leader di Azione, Carlo Calenda, è intervenuto oggi a Chieti nell’ambito di un evento a sostegno del candidato presidente della Regione, Luciano D’Amico.

Riguardo a Giuseppe Conte, Calenda ha commentato: “Non mi incontrerò con Conte, credo che facciamo giri diversi però sono contento che venga ad appoggiare un bravo candidato. Il mio appello è agli elettori di centro destra: ragionate come cittadini liberi, che valutano il curriculum vitae della persona che hanno davanti. Oggi le sfide dell’Abruzzo sono molteplici. In Abruzzo funziona il candidato, questa è l’unica cosa che conta perché sennò continuiamo a parlare di cose che non contano niente e gli abruzzesi devono andare a curarsi fuori dall’Abruzzo. L’unica cosa che conta per me, come in Calabria dove sosteniamo Occhiuto, è la qualità del candidato – ha evidenziato Calenda – la prima è la questione della sanità, noi siamo un popolo molto anziano, molto longevo, viviamo tanto ma abbiamo il più alto numero di malattie croniche. Se quando ti rompi il femore devi intervenire nel giro di 48 ore, e intervieni nel giro di 48 giorni, vuol dire che il resto non serve a niente perché se chiedi a una persona di pagarsi un intervento così, tu lo stai rendendo povero e infatti 4 milioni di italiani non si curano più. La seconda cosa sono le infrastrutture: se noi vogliamo rilanciare il settore automotive, e qui abbiamo di tornare alla produzione che faceva quando c’era Marchionne, hai bisogno delle infrastrutture, del costo dell’energia, che Terna faccia la distribuzione elettrica, hai bisogno di far accadere le cose. E allora l’unica cosa che conta è chi è in grado di far accadere le cose. Noi sappiamo che D’Amico l’ha fatto all’università e nell’azienda dei trasporti e questa è la cosa più importante. A Marsilio non devo dire niente, devono dirlo i cittadini abruzzesi: se sono soddisfatti di come ha governato, bene. Se non sono soddisfatti c’è un candidato alternativo di grande qualità”.

Rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto quanto possa pesare il voto in Abruzzo sugli equilibri politici nazionali e sulla tenuta del Governo, Calenda ha sottolineato: “Io spero che tutti votino come cittadini liberi guardando la qualità dei candidati che si confrontano. Sennò in questo Paese facciamo sempre una questione ideologica di questioni che sono molto pratiche. Noi non appoggeremmo un candidato del campo largo se non pensassimo che D’Amico, che è un indipendente, civico, è una persona veramente di primissimo ordine, sia culturalmente sia come rettore dell’università di Teramo sia come gestore della società dei trasporti che ha risanato: io penso che questo vale sennò la politica non ha più senso, è solamente un voto di appartenenza” ha detto ancora Calenda. “Andate a votare, e lo dico agli elettori del centrodestra. Io sono un moderato, non appoggerei una persona di estrema sinistra e non appoggerei una persona che non fosse di qualità, ma votatelo perché l’Abruzzo ne ha bisogno”.
calenda ha anche sottolineato che “se non facciamo definitivamente chiudere questa stagione di bipolarismo costruendo un’area repubblicana, se non riportiamo la realtà al centro della politica, la politica morirà, perché a votare non ci andrà più nessuno, questo è quello che vuole fare Azione. Salvini e Meloni non vanno d’accordo su niente, Conte e Schlein non vanno d’accordo su niente. Se andiamo avanti così avremo un Paese che, com’è successo negli ultimi trent’anni, non è governato. E quando hai 4 milioni di persone che non si curano, 10 milioni di prestazioni sanitarie ferme, stiamo ancora a parlare di destra e sinistra? Siamo l’ultimo Paese che continua a discutere di fascisti, comunisti: ma vogliamo parlare di mettere a posto la sanità e i salari e la scuola, tre diritti che la Costituzione definisce essenziali per avere un cittadino libero? A questo siamo interessati”.

Per il leader di Azione il bipolarismo “ha portato al declino dell’Italia perché la politica si è sempre più estremizzata, si è sempre più sganciata dai fatti diventando solamente rumore, gente che si tira addosso le frasi come pietre, succede ogni volta che c’è un fatto di cronaca. Se noi questa cosa non la chiudiamo costruendo un’area repubblicana, che si ispira alla Costituzione, che lavora con pragmatismo e serietà, che è obiettiva, se il governo fa una cosa buona lo dice e la vota, se noi non riportiamo la realtà al centro della politica, la politica morirà”. Azione vuole costruire tutto ciò “con i cittadini. Non c’è un’alternativa, perché i partiti sono completamente prigionieri di questa logica per cui alla fine fanno coalizioni che non governano”, ha detto Calenda.

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