Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ospite dei candidati Lega nel Cinema Astra di Avezzano
AVEZZANO – Sabato abruzzese per il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Al Cinema Astra di Avezzano, Salvini ha incontrato i candidati della Lega per le elezioni abruzzesi del 10 marzo 2024 e gli elettori. Un cinena pieno in ogni ordine di posto e dal palco il Vice premier ha affrontato diversi argomenti, partendo dagli impegni presi per l’A24: “In un anno e pochi mesi abbiamo dimostrato che volere è potere. Stiamo mantenendo gli impegni presi. L’autostrada A24 e A25 è tornata sotto una gestione adeguata. È l’unica autostrada italiana che per i prossimi sette anni non avrà aumenti di pedaggi neanche per un centesimo di euro. L’obiettivo, al contrario, è quello di arrivare a ragionare di sconti per abruzzesi e pendolari. Investiremo di più sulla manutenzione”.
Non poteva mancare un passaggio sulle recenti elezioni in Sardegna, con la vittoria della Todde ai danni del centrodestra: “Ci sarà l’effetto sardo? No, ci sarà il voto degli abruzzesi per gli abruzzesi. Leggevo che la nuova governatrice della Sardegna verrà a fare campagna elettorale a Pescara. Ma Cagliari è Cagliar i, l’Abruzzo è Abruzzo. Sono due storie diverse. L’elezione sarda insegna – ha aggiunto – che non si è mai vinto fino all’ultimo giorno. In Abruzzo tutti dicono si vince. Lo dicono pure i sondaggi, ma estrema cautela fino alla fine. Conto che gli abruzzesi voteranno per i loro interessi e il futuro”
Una dichiarazione anche sull’infrastruttura più importante della Giunta Marsilio, con il collegamento su ferro della Roma-Pescara: “A me interessa che i cantieri si aprano, poi è merito di tutti: con 700 milioni un buon intervento si fa. È l’inizio di un percorso e non la fine. A me interessa che l’intervento si fa”.
Poi, in conclusione, un attacco anche all’Unione Europea sul tema dell’agricoltura: “Grazie alle scelte idiote, l’Unione Europea rischia di lasciarci a piedi. Il tema dell’agricoltura è un tema di interesse regionale, ma anche europeo in vista del 9 giugno. L’importante sarà cambiare. Non a caso ci sono i trattori in agitazione. Bisogna rivedere norme europee e la pac. Qui ci sono delle eccellenza come la patata del Fucino. Penso a quando si produceva zucchero: grazie ad una scelta idiota dell’Unione Europea si è smesso di produrre zucchero. L’Unione Europea ci lascerà a piedi. Per questo vanno cambiate le norme”.