Elezioni regionali / Verì: “D’Amico e il centrosinistra la smettano di mistificare i dati sulla sanità”

2 Marzo 2024
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Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, attacca sulle liste d’attesa: “In Abruzzo per una colonoscopia la media è di 450 giorni di attesa”

L’AQUILA – Si accende lo scontro su uno dei temi più caldi della campagna elettorale per le regionali. Dal centrosinistra l’attacco è continuo e non tarda ad arrivare la replica dal centrodestra. “Basta mistificare i dati e i risultati centrati dal governo Marsilio in questi 5 anni di amministrazione regionale – afferma l’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì – come sta provando a fare da giorni il centrosinistra e il candidato presidente D’Amico: la realtà è un’altra e a parlare sono i numeri, certificati dai ministeri e dalla Corte dei Conti”

La Verì torna poi sugli obiettivi centrati dal 2019 ad oggi. Traguardi raggiunti nel periodo della crisi pandemica, che ha messo a dura prova il sistema sanitario regionale.

“Nonostante le difficoltà – commenta – legate ai mancati investimenti del precedente governo regionale di centrosinistra in personale e attrezzature, abbiamo preso in carico e curato 700mila pazienti nei nostri presidi. Abbiamo assunto migliaia di unità di personale sanitario, stabilizzato dipendenti che da anni lavoravano con contratti precari, sostituito macchinari e attrezzature obsolete, attivato servizi digitali che erano, grazie al centrosinistra, ancora all’anno zero. Senza considerare lo sblocco dei fondi per i nuovi ospedali, per i quali sono in corso le progettazioni e le gare di appalto. E si tratta di risultati realizzati mantenendo l’equilibrio economico-finanziario del sistema, un aspetto tutt’altro che scontato o secondario”.

Nervo scoperto della sanità abruzzese restano le liste d’attesa, cavallo di battaglia del candidato D’Amico e della sua colazione.

“Sostenere che abbiamo aumentato la mobilità passiva e allungato le liste d’attesa – rimarca la Verì – è semplicemente falso e lo attesta chiaramente la Corte dei Conti nel suo ultimo rapporto: la mobilità passiva si è ridotta del 20 per cento e le liste d’attesa, aumentate naturalmente dopo la sospensione delle prestazioni non urgenti durante il Covid, sono state in gran parte riassorbite grazie a un investimento di 75 milioni di euro. Certo, c’è ancora da fare e porteremo a termine i nostri progetti nei prossimi 5 anni del secondo governo Marsilio”.

Anche il Il leader del Movimento 5 Stelle fa il suo affondo sulla sanità e si affida a un video pubblicato su X in cui giovani laureati puntano il dito contro una “sanità in macerie” e parlano di “false promesse” fatte dal governo, mentre ringraziano Conte per quanto fece quando era lui a Palazzo Chigi. “Le Regioni gestiscono l’80% del bilancio della sanità – attacca Giuseppe Conte -. Avete visto come è disastrata la sanità in tutta Italia? In Abruzzo per una colonoscopia la media è di 450 giorni”. “Giorgia Meloni – prosegue Conte – si è vantata di mettere solo 3 miliardi sulla sanità”.

In difesa dell’operato della Giunta Marsilio interviene il deputato di Fratelli d’Italia, Guerino Testa: ““Chi parla di macerie nella sanità abruzzese non conosce il grande lavoro portato avanti dalla giunta Marsilio in questi 5 anni o semplicemente è in malafede – attacca il parlamentare abruzzese -. Nel periodo di emergenza Covid la Regione Abruzzo ha gestito con successo la pandemia e inaugurato in tempi record l’ospedale covid di Pescara, diventato punto di eccellenza regionale. 

Con il presidente Marco Marsilio abbiamo dato alla luce una rete ospedaliera e una rete territoriale per taluni servizi proprio per evitare inutili doppioni – continua Testa -, tenendo conto dei criteri di efficienza e di complementarietà di discipline in relazione ai bacini di utenza. In questi anni in tantissimi comuni abruzzesi si sono potuti fare screening gratuiti e tutto questo tenendo i conti in ordine e con una gestione ottimale del PNRR ospedaliero. Chi critica senza conoscere la realtà sanitaria abruzzese farebbe bene a tacere e pensare ai disastri lasciati in eredità agli italiani, tra Reddito di cittadinanza e Superbonus”.

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