Incremento di ricorsi nel 2023. Oltre trecento le sentenze pubblicate. Edilizia e appalti i temi più ricorrenti
PESCARA – È toccato al presidente Paolo Passoni aprire questa mattina la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario del Tribunale Amministrativo Regionale per le province di Chieti e Pescara. Dopo aver salutato e ringraziato per la prestigiosa collaborazione la Giudice Renata Ianigro, passata a ricoprire il ruolo di presidente della seconda sezione del Tar delle Marche, Passoni è passato a tracciare il bilancio delle attività: “Nel 2023 – ha spiegato – il Tar ha mantenuto più o meno lo stesso arretrato, pur a fronte di un aumento di ricorsi in entrata, con una piccola pattuglia di magistrati rimasta tale, da giugno, senza più il preziosissimo ausilio di colleghi di altri Tribunali Amministrativi che negli scorsi anni, con frequenti udienze straordinarie (ora non più previste per la sede di Pescara), avevano contribuito a una vera e propria scossa incrementale di produttività”.
Nel dettaglio, i ricorsi introitati nel 2023 superano di qualche decina quelli depositati l’anno precedente, passando da 344 a 371, con un incremento del 7,8%. Una tendenza che si conferma in questi primi mesi del 2024. Tra le questioni più ricorrenti, la materia dell’edilizia e degli appalti rappresentano, complessivamente, il 17,3%, una percentuale al di sopra della media nazionale. In costante crescita i ricorsi per ottemperanza, con un +36,6% rispetto al 2022. Riguardo alla produttività, nel 2023 sono state pubblicate 325 sentenze, di cui 16 in forma semplificata. Dato rilevante è che il 70% delle sentenze non è stato impugnato.
“Il Tar di Pescara – ha sottolineato Passoni – si colloca di diritto tra gli uffici giudiziari più virtuosi, connotandosi per la scarsità del contenzioso arretrato, di ricorsi ultradecennali, ultra quinquennali e ultra triennali, i quali incidono per il solo 3,3%, mentre le pendenze riguardano per il 35,4% ricorsi introitati nel 2023”.