Marsilio: “Si tratta di 950 milioni di euro che piovono sull’Abruzzo per realizzare un’infrastruttura che da almeno mezzo secolo attendeva di essere messa in opera”
ROMA – Nella riunione che si è tenuta questa mattina nella Sala Verde di Palazzo Chigi, il Cipess ha deliberato l’assegnazione delle risorse destinate alla realizzazione del raddoppio della tratta ferroviaria Roma-Pescara. La riunione è stata presieduta dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha definito l’opera “di rilevanza strategica per due Regioni ma per tutto il Centro Italia, perché permetterà di contribuire a colmare quel divario infrastrutturale che esiste oggi tra il Tirreno e l’Adriatico. Il Governo – ha annunciato la Premier – ha individuato le risorse necessarie alla realizzazione dell’opera. Oggi assegniamo quelle risorse, a valere sul Fondo di Sviluppo e coesione 2021-2027. Copriamo tutto il finanziamento che serve e assicuriamo anche una copertura aggiuntiva di 100 milioni, che si sarebbero dovuti aggiudicare entro il 2023”.
Soddisfatto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che ha partecipato all’incontro di questa mattina a Roma. “Finalmente il Cipess ha rifinanziato i primi due lotti relativi al potenziamento della ferrovia Roma-Pescara – ha commentato Marsilio -. Si tratta di 950 milioni di euro che piovono sull’Abruzzo per realizzare un’infrastruttura che da almeno mezzo secolo attendeva di essere messa in opera”.
“Il raddoppio e la velocizzazione della ferrovia Roma-Pescara – ha spiegato Marsilio – iniziano con i primi due lotti e naturalmente con l’impegno del Governo ad andare avanti per finanziare poi il resto dell’opera. Ma era fondamentale partire. Questi 950 milioni sanano un debito accumulato dal precedente governo, che non avendo saputo completare la procedura di autorizzazione di questo appalto nei termini previsti dal PNRR, aveva fatto perdere il finanziamento dell’opera, che ora viene rifinanziata con i fondi sviluppo e coesione grazie alla Presidente Meloni, al Ministro Fitto e al Ministro Salvini che hanno lavorato per individuare questa nuova fonte di finanziamento e colmare quindi questo debito mantenendo un impegno solennemente assunto nei confronti della regione Abruzzo.
Oltre a questo, – ha aggiunto il Presidente – l’odierna seduta del Cipess ha anche approvato il piano operativo complementare che rifinanzia e torna a destinare quasi 150 milioni di euro di fondi europei che erano stati distratti, utilizzati per l’emergenza Covid tra il 2020 e il 2022, e che oggi, come da impegni presi, tornano nella disponibilità dell’Abruzzo per essere spesi a sostegno delle imprese, dello sviluppo economico e del territorio. Parliamo di circa 1 miliardo e 100 milioni che si aggiungono al 1 miliardo e 250 milioni che due settimane fa Giorgia Meloni ha firmato con l’Accordo di Coesione per l’Abruzzo. Stiamo andando avanti e non dobbiamo fermarci”.
Lega, la ferrovia Roma-Pescara garantita dal Mit di Salvini
L’approvazione della delibera di assegnazione delle risorse per la realizzazione della ferrovia Roma-Pescara “è un passo fondamentale per il celere avvio dei lavori sulla direttrice” così come auspicato da Matteo Salvini. Così una nota della Lega. La delibera destina 720 milioni di euro della quota “statale” del Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027 di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in sostituzione del finanziamento originariamente previsto sul Pnrr. La decisione, approvata dal CIPESS, conferma l’attenzione di Salvini e di tutto il governo verso lo sviluppo di opere strategiche.
Pagano, Forza Italia: bene fondi Roma-Pescara, il Governo crede nell’Abruzzo
“L’approvazione della delibera di assegnazione delle risorse per la ferrovia Roma-Pescara, 620 milioni e una copertura aggiuntiva di 100 milioni, è una notizia preziosa non solo per l’Abruzzo, che aspetta questa opera da tanti anni, ma per tutto il Paese – scrive in una nota il Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera Nazario Pagano -. Si tratta infatti di un’opera strategica che permetterà di colmare un divario infrastrutturale che taglia letteralmente in due l’Italia. Possiamo finalmente contare su un governo che crede fermamente nell’importanza di opere infrastrutturali vitali per il rilancio, l’ammodernamento, lo sviluppo dei suoi territori”.