Asl e Agenas danno il via alla convenzione: ieri la prima riunione a Roma

29 Febbraio 2024
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L’accordo è stato stipulato l’11 gennaio dal direttore generale Agenas  Domenico Mantoan  e da quello dell’azienda sanitaria teramana Maurizio Di Giosia.

TERAMO – La Asl di Teramo dà seguito alla convenzione stipulata con Agenas per migliorare le prestazioni sanitarie e l’organizzazione dei servizi resi alla comunità teramana. Si è tenuta infatti ieri a Roma la prima riunione operativa per l’avvio delle attività previste dall’accordo stipulato l’11 gennaio dal direttore generale Agenas  Domenico Mantoan  e da quello dell’azienda sanitaria teramana Maurizio Di Giosia.

Come ribadito in riunione, la collaborazione verte sui seguenti temi: implementazione delle centrali operative territoriali e stratificazione della popolazione, valutazione delle liste di attesa, valutazione sperimentale secondo il modello Agenas dell’efficienza sanitaria, analisi del Piano nazionale esiti, programmazione e orientamento alla costruzione del nuovo ospedale di Teramo e  mobilità sanitaria. Nella riunione sono state definite le linee operative per avviare la collaborazione nei diversi ambiti stabiliti dalla convenzione, creando singoli gruppi di lavoro che lavoreranno contemporaneamente, per ogni linea di intervento.

Nello specifico in questo periodo sarà fatta una valutazione dello stato dei tempi delle liste di attesa,  individuando le criticità per determinare nuove strategie al fine di rispondere ai bisogni della popolazione. Inoltre, in  vista dell’imminente apertura delle tre Cot realizzate sul territorio teramano e che serviranno come snodo per la gestione del trasferimento dei pazienti fra i diversi luoghi di cura, si analizzeranno le nuove procedure da mettere in atto per un efficiente funzionamento delle stesse. La Asl di Teramo aderirà, poi, a una sperimentazione per l’individuazione, da parte di Agenas, di nuovi indicatori dell’efficienza sanitaria delle singole Asl. Fra l’altro, per ridurre la mobilità passiva verrà studiato un modello che tiene conto di diversi fattori, in primis la posizione geografica di “confine” con altre regioni.

«L’avvio di un’attività di collaborazione con l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali ci permette un’ulteriore crescita, in linea con gli standard nazionali, con l’obiettivo ultimo di dare migliori risposte ai bisogni della popolazione. Non è un caso se con la riunione di ieri è stata avviata un’analisi di alcune criticità e messa a punto di azioni da compiere per mitigarle», ha commentato il direttore generale Di Giosia.

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