Il ricorso presentato dall’uomo è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione
SULMONA – La sentenza di condanna a 16 anni di carcere nei confronti del 54enne di Sulmona, che tre anni fa tentò di uccidere la moglie con un pugnale da caccia, diventa definitiva. Il ricorso presentato dall’uomo è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione.
I fatti risalgono al 29 luglio del 2021 quando l’uomo, che all’epoca già non viveva più con la moglie dalla quale si stava separando, attese la donna sotto casa e la colpì due volte con un pugnale da caccia. Il figlio maggiorenne della coppia, presente sul posto insieme ai due fratelli minori, riuscì a immobilizzare e disarmare il padre, rimanendo a sua volta ferito ad una mano nel corso della colluttazione. Il tempestivo intervento di una Volante non consentì all’uomo di portare a termine l’azione criminale.