Padre di Marco, fu oro con gli azzurri ai Giochi olimpici in Italia e poi allenatore tra i più stimati. Unanime il cordoglio del mondo sportivo
PESCARA – Per i più giovani era il padre di Marco, asso della pallanuoto, medaglia d’oro ai giochi olimpici di Barcellona, insignito della medaglia d’argento a Madrid nel 1986 e dell’oro ai mondiali di Roma del 1994, ora nello staff tecnico del Club Aquatico di Pescara. Ma per i tanti appassionati dello sport in acqua, Giuseppe D’Altrui era il simbolo della pallanuoto pescarese ed italiana. Se ne è andato alla vigilia dei 90 anni, dopo una vita densa di soddisfazioni e traguardi, tra cui la medaglia d’oro ai Giochi olimpici di Roma nel 1960 con la nazionale italiana, il famoso Settebello, di cui fu capitano. Una squadra entrata nella leggenda, composta da campioni del calibro di Danio Bardi, Amedeo Ambron, Salvatore Gionta, Giancarlo Guerrini, Franco Lavoratori, Gianni Lonzi, Luigi Mannelli, Rosario Parmegiani, Eraldo Pizzo, Dante Rossi e Brunello Spinelli. Il 5 settembre del 2020, in occasione della XLII Assemblea Ordinaria della Federazione italiana nuoto era stato premiato per i sessant’anni dalla memorabile vittoria. Lunga anche la sua carriera d’allenatore iniziata nel 1960 alla guida della Rari Nantes Napoli, proseguita con RN Salerno (1966-1968), SS Nicola Mameli (1973-1976), Pescara Pallanuoto (1997-1981) e Chiavari Nuoto (1982-1984). A dare la notizia della scomparsa, è stato, con una nota, lo stesso Club Aquatico di Pescara: “Oggi ci ha lasciato Giuseppe D’Altrui, ex pallanuotista e allenatore di pallanuoto, icona della pallanuoto Pescarese ed Italiana. Tutta la società si unisce alla famiglia D’Altrui in questo doloroso momento”. Giuseppe D’Altrui era nato a Napoli, ma a Pescara aveva deciso di vivere, diventando anno dopo anno un punto di riferimento ineludibile per gli amanti del nuoto e della pallanuoto, cui ha dedicato tutta la sua vita.