Il capogruppo in Consiglio comunale pronto a chiedere un incontro con il Prefetto per scongiurare la decisione dell’Ater
PESCARA – Ripensare una decisione che va contro la sicurezza dei residenti. E’ quanto chiede il capogruppo dell’Udc, Massimiliano Pignoli, in merito alla situazione di disagio e malessere degli abitanti di Rancitelli, uno dei quartieri più difficili della città : “La decisione dell’Ater di smantellare e togliere le cancellate e le recinzioni che delimitano le case di via Lago di Capestrano – spiega – è sbagliata e va condannata per due ordini di motivi: il primo riguarda una questione di ordine pubblico, visto che ci troviamo in un quartiere dove come noto ci sono delle problematiche in tal senso e questi cancelli di fatto rappresentano una protezione e una sicurezza per chi vive in queste case. Senza questi cancelli chiunque avrebbe grande facilità ad introdursi negli androni e provare poi ad entrare nelle abitazioni. Il secondo motivo è che senza più i cancelli, gli androni e gli ingressi delle abitazioni si trasformerebbero in rimesse di bici, motorini e monopattini creando barriere per chi deve entrare in casa e soprattutto per persone con disabilità”. Pignoli ha annunciato la decisione di chiedere un incontro al Prefetto, cui è demandata la convocazione del Comitato di Ordine e Sicurezza Pubblica, per spiegare e ribadire l’importanza di queste recinzioni. “Allo stesso tempo – conclude il capogruppo dell’Udc – chiederò di incontrare gli amministratori dell’Ater e del Comune di Pescara. Garantisco che questi cancelli non verranno toccati e resteranno al loro posto in via Lago di Capestrano, ma anche via Lago di Borgiano, perché nel momento in cui si dice di voler aumentare controlli e sicurezza, non si possono togliere le protezioni di quelle abitazioni”.