Aveva 38 anni Emanuele, che ha lasciato la moglie, tre figli di soli nove, otto e quattro anni, i genitori, un fratello e una sorella. L’intervento era avvenuto il 2 febbraio e sembrava fosse andato tutto per il meglio, fino a domenica 18 in cui è stato operato d’urgenza
TORTORETO – Aveva 38 anni Emanuele Giovannini, il ragazzo di Tortoreto che ha perso la vita a seguito di un intervento per perdere peso. La Procura di Benevento ha così aperto un procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio colposo in ambito sanitario. Il decesso è avvenuto domenica 18 febbraio 2024 all’ospedale Sacro Cuore di Gesù-Fatebenefratelli. I familiari hanno presentato un esposto affidandosi a Studio3A e all’avvocato Vincenzo Cortellessa, del Foro di Santa Maria Capua Vetere.
Il Pubblico Ministero titolare del fascicolo, Chiara Maria Marcaccio, ha iscritto nel registro degli indagati tre medici dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia, che hanno operato e seguito la vittima. Il pm ha disposto poi l’autopsia sulla salma del trentottenne per chiarire la cause della morte. La vittima era stata ricoverata nel reparto di Chirurgia Bariatrica per una “Conversione open” di un bypass digiuno ileale che gli era stato praticato nel 2008.
Giovannini ha lasciato in un dolore immenso la moglie, tre figli di soli nove, otto e quattro anni, i genitori, un fratello e una sorella. L’intervento aveva avuto luogo il 2 febbraio e tutto lasciava presagire fosse riuscito. Il paziente era stato trasferito in reparto per il decorso e le terapie post operatorie. Nel primo pomeriggio del 18 febbraio il trentottenne è stato riportato d’urgenza in sala operatoria, probabilmente per un’emorragia interna a quel poco che è stato riferito ai familiari. Lì non ce l’ha fatta, è deceduto dopo l’intervento.
Sconvolti, i congiunti della vittima hanno deciso di andare fino in fondo per fare chiarezza presentando una denuncia querela presso la stazione dei carabinieri di Giulianova, chiedendo all’autorità giudiziaria di accertare le cause della morte ed eventuali responsabilità da parte dei sanitari che hanno avuto in cura il loro caro. Richieste prontamente riscontrate dalla Procura Beneventana con l’apertura di un fascicolo e i primi provvedimenti dell’inchiesta da cui i parenti di Giovannini e Studio3A si aspettano risposte.