Il sindaco di Chieti Ferrara all’indomani del fallimento di Teateservizi: “Non ne abbiamo la responsabilità”

22 Febbraio 2024
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Il primo cittadino respinge al mittente le richieste di dimissioni avanzate dall’opposizione: “Non ci tireremo indietro”

CHIETI – All’indomani della sentenza di fallimento emessa dal Tribunale riguardo alla Teateservizi e della richiesta di dimissioni da parte delle opposizioni, il sindaco di Chieti Diego Ferrara interviene respingendo queste ultime al mittente.

“Mi sono candidato per mettermi a servizio della città e provare a risollevarla dai suoi grandissimi problemi – dice Ferrara -. Che non sarebbe stata cosa semplice era noto sin dal primo giorno, sia al sottoscritto, sia all’intera maggioranza. Non ci siamo tirati indietro mai in questi tre anni e non lo faremo certamente oggi.

Il dissesto e la mancata gestione delle relazioni con cittadinanza e fornitori, la situazione delle partecipate che ha portato al fallimento di Teateservizi, sono baratri ed emergenze che chi governa ora non ha contribuito a creare e di cui saranno chiare col tempo le responsabilità che qualcuno prova ad attribuire a noi, pensando che la memoria delle comunità sia cosa facilmente plasmabile con le bugie.

“Teateservizi è in concordato dal 2022, ma va sistemando danni e lacune gravi risalenti a molto prima – continua il sindaco – . Appare dunque incomprensibile che si chiedano le nostre dimissioni, a fronte di negligenze e inerzie riconducibili ad altri.

Moralmente siamo assolutamente tranquilli, anche perché a fare chiarezza sulle cause del fallimento saranno la Procura e le altre autorità competenti che da anni indagano sulla società. Noi abbiamo cercato di cambiare in meglio la storia della partecipata, provando un doveroso piano di risanamento, sia per l’importanza dei servizi, sia perché abbiamo sempre avuto a cuore il futuro delle maestranze.

Un piano che cominciava a dare i suoi frutti, visto che attraverso il lavoro del liquidatore si è provveduto a redigere i 3 bilanci mancanti da anni e a rimettere in attivo i conti, com’è accaduto con l’ultimo documento approvato dopo il lavoro di Luca Di Iorio. Sono inaccettabili i consigli di chi in tanti anni ha messo la polvere sotto il tappeto, arrivando anche ad affidare servizi di cui non erano verificabili né attività e né passività.

Il servizio di riscossione è fondamentale per l’Ente, soprattutto nella fase di dissesto che stiamo gestendo per risanarne i conti e non si fermerà: l’utenza potrà continuare ad effettuare i pagamenti, solo che, nelle more dell’insediamento del curatore, cosa che avverrà nei tempi di legge, non potrà farlo direttamente agli sportelli di Teateservizi, dove l’attività di ricevimento dell’utenza è stata sospesa.

Si tratta di un’esigenza solo temporanea e che, soprattutto, riguarda solo parte dell’utenza, ossia quella che ha bisogno di contattare gli uffici per rettificare o verificare la propria posizione contributiva o fare altre operazioni, dunque, non esime tutti gli altri dagli adempimenti richiesti.

Preghiamo la cittadinanza di pazientare solo qualche giorno, quando sarà più chiara l’organizzazione di servizi e uffici in questa fase”.

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