Dichiarato il fallimento della Teateservizi, nessun concordato preventivo

21 Febbraio 2024
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Sindaco Ferrara e presidente Febo: “Abbiamo ereditato una società senza tre bilanci e lavorato perché l’epilogo potesse essere diverso”

CHIETI – Il Tribunale di Chieti ha dichiarato il fallimento di Teateservizi, la società totalmente partecipata dal Comune che gestisce la riscossione dei tributi e i parcheggi a pagamento a Chieti, non omologando il concordato preventivo.

Era stato il sostituto procuratore di Chieti, Giuseppe Falasca a presentare l’istanza di fallimento e la società, guidata dal liquidatore, il commercialista Luca Di Iorio, ha chiesto l’ammissione al concordato preventivo.

Il curatore fallimentare è l’avvocato Guglielmo Flacco, l’adunanza per l’esame dello stato passivo si terrà il prossimo 13 giugno.

Il commento dal Comune

“Abbiamo cercato di salvare una società che, quando siamo stati eletti, era già in condizioni più che critiche, con tre esercizi di bilancio non ancora approvati.

Per questo ci siamo fatti carico di recuperare tutto il tempo perduto” dicono il sindaco Diego Ferrara e il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo.

“Avevamo scelto la via della cura, anche per Teateservizi, sia per tutelare le tante e delicate funzioni che la società assolve per il Comune, a partire dalla riscossione, sia per il fattore umano.

Sebbene non sia l’epilogo auspicato, la sentenza c’è, bisogna rispettarla e seguiremo la delicata fase delle conseguenze della decisione dei giudici.

Abbiamo già attivato la struttura comunale per la fase che segue e per tutelare con tempestività, efficacia e trasparenza i servizi appannaggio della società, trovando il modo di fare ciò che è nelle competenze dell’Amministrazione per assicurare un futuro ai lavoratori.

Ringraziamo il liquidatore Luca Di Iorio e quanti si sono adoperati in questi due anni per un tentativo di salvataggio.

Ringraziamo anche gli assessori e i consiglieri comunali – concludono – che, come noi, hanno dato cuore, impegno e tempo al tentativo di rilancio, votando per una scelta che, seppur difficile, era quella che sentivamo di dover fare, per portare Chieti fuori dai grandi problemi, le quotidiane emergenze, lo stallo: la palude in cui l’abbiamo trovata nel 2020″.

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