In Abruzzo un Comitato per dire no all’Autonomia differenziata

15 Febbraio 2024
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Al centro, il segretario della Cgil Carmine Ranieri

La Cgil apre un fronte di dissenso contro il disegno di legge voluto dal ministro per gli Affari Regionali Roberto Calderoli

PESCARA – Un disegno di legge destinato a ridisegnare un’Italia delle disparità e delle diseguaglianze. Ne sono convinti i rappresentanti di Cgil, Arci, Anpi, Ali, Coordinamento Democrazia Costituzionale e Associazione Antonio Gramsci, che questa mattina, nella sede della Cgil a Pescara, hanno voluto ribadire la loro contrarietà al provvedimento voluto dal ministro Roberto Calderoli. Per fronteggiare un progetto che per le associazioni, in caso di definitiva approvazione, “rischierebbe di murare definitivamente il sepolcro di pietra nel quale riposa la questione meridionale”, viene proposto un Comitato ad hoc contro l’autonomia differenziata. Il segretario generale del Sindacato in Abruzzo e Molise, Carmine Ranieri, il presidente regionale dell’Anpi, Luigi Borrelli, Angelo Radica, di Ali, Associazione Autonomie locali italiane, Enrico de Marchi, del Coordinamento Democrazia Costituzionale e Benedetta La Penna dell’Arci di Pescara hanno evidenziato che “con l’approvazione del disegno di legge Calderoli, l’intero Paese andrebbe incontro a conseguenze gravissime. Aumenterebbero i divari tra Nord e Sud e le diseguaglianze sociali, la frammentazione delle politiche pubbliche su materie di rilevanza strategica come ambiente, energia, infrastrutture, ricerca e molte altre ancora. Soprattutto si rischia la regionalizzazione della scuola che minaccia di rendere diseguale il diritto allo studio”. Per scongiurare un provvedimento che, a loro avviso, creerebbe una Italia che, alla competizione sociale vedrà aggiungersi quella territoriale, con maggiori disuguaglianze a scapito delle fasce più deboli, la Cgil e le altre associazioni annunciano iniziative di sensibilizzazione e una raccolta firme. Appuntamento il 28 e 29 febbraio quando, in Abruzzo e Molise, arriverà il camper per ribadire, come spiega il segretario regionale della Cgil, Carmine Ranieri, che “l’Italia, in ottemperanza all’articolo 5 della Costituzione, è una e indivisibile”.

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