Di Giosia: «Comprendiamo il clima da campagna elettorale ma può recarsi nei nostri uffici se ha bisogno di dati corretti»
TERAMO – «Leggere il governatore Marsilio lodarsi per aver abbattuto in Abruzzo del 20% la mobilità passiva in sanità ma non ascoltare alcun cenno alle liste di attesa, che hanno prestazioni garantite al 61% contro una soglia raccomandata del 90, e che sono diventate sempre più una fonte di estremo disagio per l’utenza, è sintomo di una arrendevole presa d’atto del fallimento più completo nella programmazione sanitaria regionale». Incalza così Giovanni Cavallari, candidato consigliere regionale alle elezioni del 10 marzo, nella lista di Abruzzo Insieme per Luciano D’Amico presidente, contro la giunta Marsilio e la Asl di Teramo sulla tematica rovente delle liste d’attesa.
Ma il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia parla di «informazioni errate». Le performance delle aziende sanitarie in termini percentuali di persone che hanno ottenuto la prestazione nei tempi di legge, si attestano, relativamente al 2023, sul 90%, «e non 61% come sostiene il candidato. Cavallari dunque non è informato su dati pubblici e documentati dall’azienda sanitaria. Sul punto lo invitiamo a documentarsi nei nostri uffici, disponibili a fornire dati verosimili e pertinenti».
«Il problema delle liste di attesa», continua Di Giosia «certamente non è stato risolto, ma dire che non è cambiato nulla offende le migliaia di operatori sanitari, le organizzazioni aziendali che hanno, nell’ultimo quinquennio, notevolmente migliorato le liste di attesa aziendali, nonostante il Covid e nonostante la drammatica situazione di partenza». In relazione poi al servizio Sos liste d’attesa, Di Giosia informa «che è stato attivato su scala regionale ed è presente in molte altre realtà italiane essendo previsto nella pianificazione nazionale. Tale servizio prende in carico segnalazioni che presentano carattere di estrema urgenza al fine di individuare le necessarie e dovute soluzioni».
«Comprendiamo il clima di campagna elettorale, ma è doveroso fare delle puntualizzazioni a una serie di imprecisioni che riguardano questa Asl e coinvolgono il personale che quotidianamente si impegna per ridurre il problema. Inoltre, utilizzare in questo modo la complessità della problematica delle liste di attesa rischia di disorientare i cittadini, incentivandoli a rivolgersi altrove, inducendoli indirettamente a inutili e costosi “viaggi della speranza” . Se poi Cavallari ha ricette “magiche” per risolvere il problema ce le dica, che la Asl le farà proprie», conclude il direttore generale Maurizio Di Giosia.