Oggi la seconda edizione, in occasione della Giornata mondiale delle donne e delle ragazze nella scienza
L’AQUILA – Per il secondo anno consecutivo, l’Università degli Studi dell’Aquila e Gran Sasso Science Institute promuovono l’iniziativa ResearcHer, ideata per celebrare la Giornata mondiale delle donne e delle ragazze nella scienza. La ricorrenza cade oggi, 11 febbraio, ed è stata istituita nel 2015 dall’Onu, patrocinata dall’Unesco, con lo scopo di aumentare la consapevolezza e sensibilizzare l’opinione pubblica verso le disparità di genere nel campo e il libero accesso di donne e ragazze alla ricerca. Per l’edizione 2024 di ResearcHer, l’obiettivo è di raccogliere immagini di studentesse, ricercatrici, scienziate di Univaq e Gssi impegnate nelle loro attività quotidiane, allo scopo di mostrare agli studenti delle scuole superiori e alla collettività la partecipazione attiva delle donne e delle ragazze in questi ambiti. “La presenza femminile a Univaq è piuttosto significativa, come rilevato dal bilancio di genere del 2021 che analizzato la situazione dell’ateneo – dichiara Denise Boncioli, docente del Dipartimento di Scienze fisiche e chimiche di Univaq e una delle promotrici dell’iniziativa -. La distribuzione per genere nelle diverse aree, tuttavia, non è affatto omogenea: in generale, la proporzione donne/uomini conferma l’andamento a forbice già osservato nell’edizione 2018 del bilancio di genere, con una netta prevalenza delle donne nella componente studentesca e nel personale tecnico-amministrativo e bibliotecario e con un’inversione di tendenza nelle altre categorie considerate. In particolare, il divario donne/uomini aumenta, a sfavore delle prime, man mano che si progredisce nella carriera accademica”. I dati raccolti da Univaq dimostrano come in tutte le aree di studio ci sia una prevalenza femminile tra la componente studentesca e tra chi raggiunge la laurea. Subito dopo, per il dottorato, la proporzione si inverte. In particolare, le aree Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics) restano legate al genere maschile in tutto il filone della carriera. Nonostante nel 2018 la forbice si sia lievemente ridotta per le posizioni del personale docente di I fascia, rimane la tendenza della diminuzione della presenza femminile nel passaggio dalla carriera studentesca a quella accademica.