Tanti trattori in corteo questa mattina dal cimitero di Cartecchio
“Chiediamo una riforma dell’agricoltura. Non vogliamo sussidi, noi vogliamo poter essere fieri del nostro lavoro ma lo stato italiano così come l’Europa, ci hanno abbandonato”. È il grido di protesta degli agricoltori che questa mattina sfilano in un corteo a Teramo, partendo dal cimitero di Cartecchio per arrivare poi in piazza San Francesco. Tanti trattori, simbolo del lavoro dell’agricoltore, che lanciano l’allarme sulla loro categoria. Una categoria da cui poi si sviluppa l’economia mondiale. “Serve una riforma dell’agricoltura perché per come sono le cose oggi, entro quest’anno noi agricoltori potremmo scomparire”. Parole nette che non lasciano dubbi sulla loro richiesta di aiuto.
“Noi non vogliamo sussidi, vogliamo essere fieri di fare il nostro lavoro. Tra poco si vota per le europee, qualcuno ci ascolterà?”. E poi cartelli eloquenti con su scritto “La donna va curata, la terra va coltivata”, “Non abbiamo grilli per la testa figuriamoci nel piatto”, “State rovinando gli istituti agrari”.
“Noi crediamo ancora nel Made in Italy” hanno dichiarato gli agricoltori “il problema è che forse non ci credono più loro”.