Marsilio: “Spero che questa nuova immagine possa davvero scaldare i cuori di tutti gli abruzzesi e ci faccia sentire più uniti”
CHIETI – La Regione Abruzzo ha un nuovo stemma realizzato dal Maestro Mimmo Paladino. Nella composizione grafica – presentata questa mattina nella prestigiosa sede del museo archeologico nazionale Villa Frigerj dal presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, e dal presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri – c’è uno scudo sannitico interzato in sbarra d’argento, di verde e d’azzurro, sul quale è posto il “Guerriero di Capestrano” rappresentato a figura intera, in forma stilizzata. I tre colori rappresentano, nell’ordine, le cime innevate del Gran Sasso, della Maiella, del Sirente, del Velino e dei contrafforti appenninici, i boschi, le colline ed il Mar Adriatico. Al di sopra dello stemma è posta la denominazione “REGIONE ABRUZZO ” in lettere maiuscole d’oro. Sotto lo scudo è indicato il motto “GENTIVM VEL FORTISSIMARVM ITALIAE” in caratteri maiuscoli.
“Un nuovo stemma della Regione è un simbolo identitario – ha spiegato Marsilio – non è un qualcosa che si modifica ogni giorno. Del resto, lo stemma originario era stato individuato nel 1986 e non è stato affatto un percorso semplice. Ci sono altre Regioni, oltre all’Abruzzo, – ha aggiunto – che, non avendo avuto nel periodo preunitario una propria bandiera, un proprio Stato, un proprio vestillo antico, sono state costrette a ricercare un proprio simbolo, come ad esempio il Lazio. L’Abruzzo ha dovuto, in qualche maniera, costruire una sua iconografia, una sua identità e così i tre colori del bianco delle montagne, del verde delle colline e dell’azzurro del mare sono entrati a far parte pienamente del nostro patrimonio identitario. Mancava però quel quid, quel qualcosa che aiutasse a superare certe contrapposizioni del passato. Pertanto, ringrazio il presidente Sospiri e tutto il Consiglio, ricordando che ad approvare il nuovo stemma, con l’indicazione di inserire il guerriero di Capestrano e di affidare poi alla Sovrintendenza e al maestro Paladino il compito di realizzarlo nella maniera migliore, è stato l’intero Consiglio regionale”. Marsilio ha poi concluso auspicando che “questa nuova immagine, nuova e antica allo stesso tempo, perché è una delle immagini più antiche che rappresentano la civiltà dei popoli italici che si erano stabilite nell’attuale territorio dell’Abruzzo, ben prima di Roma, possa davvero riscaldare i cuori di tutti gli abruzzesi e ci faccia sentire più uniti”. Alla conferenza stampa di presentazione del nuovo stemma della Regione ha partecipato anche la direttrice del museo Patrizia Colarossi.