Marsilio: “Spero si tratti di cose risolvibili e non di pregiudizi ideologici”
PRATI DI TIVO – Tiene banco la questione dei giorni scorsi che ha visto lo scontro tra l’Ente Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga e Gal, provincia di Teramo e sindaco dei comuni montani, riguarda al parere negativo del Parco a illuminare di rosa la cima del Gran Sasso in occasione dell’arrivo della tappa del Giro d’Italia. È intervenuto così il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, nel tentativo di offrire una mediazione.
Si è sentito infatti con il presidente del Parco, Tommaso Navarra, il presidente del Gal, Carlo Matone, e il sindaco di Isola del Gran Sasso, Andrea Ianni.
“A tutti loro ho offerto un luogo di mediazione istituzionale in Regione – ha sottolineato il presidente Marsilio – nei prossimi giorni cercherò di convocare questo incontro, perché siamo in tempo per recuperare e gestire questa situazione, bisogna infatti superare questa conflittualità. Sono anche io convinto che l’illuminazione di una parete in un luogo delimitato e in un tempo anch’esso delimitato non comporta nessun danno irreparabile, nessuna modifica dello stato dei luoghi, dell’habitat e del benessere degli animali, semmai si trovino animali in quella quota e in quella porzione di parco. Il parco ha giustificato la propria decisione sollevando una questione di carenza documentale, spero che si tratti di questo e non di un pregiudizio ideologico. Lo verificheremo in quel tavolo, auspicando che ci sia da parte di tutti i soggetti interessati un atteggiamento costruttivo, senza barricarsi su posizioni preconcette, per arrivare ad una soluzione condivisa che dimostri come la presenza del parco nazionale non sia di ostacolo, di freno allo sviluppo, ma tutt’altro. La Regione ha investito molto sul rilancio del Gran Sasso con l’arrivo della tappa a Prati Tivo del Giro d’Italia. Una scelta che fa parte della volontà della Regione di far conoscere la montagna abruzzese, il Gran Sasso in particolare, al grande pubblico italiano ed internazionale. Vogliamo che questa opportunità venga valorizzata al massimo livello. Il conflitto istituzionale tra il parco e le comunità locali non fa bene a nessuno, spero quindi che con la nostra mediazione si trovi il giusto equilibrio per una ragionevole soluzione al problema”.