Il candidato alla Presidenza della Regione per Patto per l’Abruzzo: “La prevenzione parte dalle scuole con l’educazione all’affettività”
LANCIANO – “Va assolutamente rivista la legge regionale sul tema della violenza di genere. Quanto fatto negli ultimi anni non è sufficiente, sono piccoli passi a fronte di un cammino lunghissimo”: lo ha detto Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza della Regione per Patto per l’Abruzzo, intervenendo a Lanciano nel corso dell’evento promosso da Azione sul contrasto e la prevenzione alla violenza di genere.
D’Amico ha tracciato le linee guida degli interventi: “Il nostro intento è rafforzare la rete delle case rifugio e centri antiviolenza. Occorre pianificare politiche attive e incidere attraverso il sostegno al reddito, per offrire la possibilità concreta alle vittime di opporsi e di rifuggire dalle forme di violenza.
È chiaro, però, che le risposte non possono arrivare solo a posteriori: vanno varate iniziative, di medio e lungo periodo, che puntino alla prevenzione del fenomeno. Gli episodi di violenza di genere derivano anche dall’incapacità di gestire i propri affetti e i propri sentimenti.
E questa è un’incapacità che va arginata, partendo anche, e soprattutto, dalla scuola e ampliando in essa quella funzione formativa alla cura dell’animo umano che, troppo spesso negli ultimi decenni, è stata penalizzata a fronte di una formazione più pratica e asettica.
È importante alimentare costantemente riflessioni su questo aspetto e lavorare alacremente affinché la scuola recuperi questa importante funzione. La formazione dell’individuo non può e non deve limitarsi esclusivamente al raggiungimento dell’efficienza”.