”Il sistema carcere non funziona in Italia. Il detenuto esce incattivito”
TERAMO – La vita dopo il carcere, l’inserimento nel contesto sociale, il successo, il rischio di caderci di nuovo, il mondo della comunicazione, dell’informazione e dei social. Sono stati numerosi i temi toccati da Fabrizio Corona che questa mattina è stato ospite a Teramo del giornalista Alfredo Giovannozzi, all’interno del convegno “Reinserimento sociale” che si è tenuto all’Hotel Sporting.
”Il tema carcere non tira”, ha detto Corona parlando della terribile situazione che affligge le strutture carcerarie, i detenuti e il personale di polizia penitenziaria. “Le carceri sono piene di detenuti e c’è il sovraffollamento. Gli agenti sono pochi. Il detenuto esce incattivito da un sistema che non funziona perché non si occupa di reinserirlo nel mondo”. Per Corona infatti la difficoltà sta poi nel non cadere di nuovo nella tentazione, “non è facile perché si esce e non ci sono soldi, il mondo ti ha etichettato, cerchi rimedi rapidi per rialzarti”.
”Viviamo in un contesto in cui tira di più il ddl Ferragni che il tema carcere. In questo c’entra anche la comunicazione che è diversa dall’informazione: con i social tutti possono comunicare. Chiunque può dare la notizia di un morto e vedrete che la riprenderanno tutti. E magari quella persona morta non è”. Per Corona il mondo dell’informazione navigherà sempre più solo verso i social. “Le tv private sono destinate a scomparire, il mondo è cambiato e oggi chi sa usare i social può fare informazione a vita”.