L’assemblea degli imprenditori del settore delle costruzioni ha eletto ieri, all’unanimità, il nuovo presidente
L’AQUILA – L’imprenditore abruzzese Enrico Ricci è il nuovo presidente dell’Ance, associazione nazionale costruttori edili della regione Abruzzo. Eletto all’unanimità dall’assemblea riunita ieri all’Aquila, l’architetto Ricci prenderà il posto dell’imprenditore pescarese Antonio D’Intino e rimarrà in carica fino al 2028. Ricci è amministratore, insieme al fratello Gianfranco, della storica impresa di famiglia Guido Ricci Srl, con sede a Castel Di Sangro (L’Aquila). Il nuovo presidente sarà affiancato, tra gli altri, dai vice presidenti Ance Abruzzo, Gianni Frattale, Antonio D’Intino, Giuseppe Cingoli e Marcello Mirolli. Tesoriere è stato eletto Francesco Gravina, figlio di Gabriele, presidente della federazione italiana di calcio. In ambito associativo, Ricci, imprenditore con la passione per l’arte, era già stato già presidente Ance Abruzzo nel triennio 2013/2016.
“Le costruzioni contribuiscono per l’8% al PIL, che arriva al 22% con le attività immobiliari e la filiera, e per il 22% all’occupazione industriale e, seppur scontano una fase molto delicata per quanto riguarda lo sblocco dei crediti fiscali da bonus edilizi, sono al centro di una tendenza espansiva per le opere pubbliche: infatti solo in riferimento al PNRR, in Abruzzo, il comparto vale più di 2 miliardi di euro – ha detto il neo eletto presidente Ricci -. A questi, si aggiungono le risorse del fondo complementare dello stesso Pnrr, in aggiunta agli interventi della ricostruzione post-sisma, da 1,7 miliardi, e quelli comunitari della nuova programmazione 2021/2027 da 1,4 miliardi”. “Anche il mercato privato con la riqualificazione immobiliare è destinato a riprendere quota, in vista della direttiva europea case green, da recepire, a condizione che vengano emanati contestuali provvedimenti agevolativi – ha spiegato ancora -. Sulla ZES Unica, un attrattore di nuove imprese, grazie agli incentivi, alla semplificazione amministrativa ed alle risorse per la costruzione di nuove infrastrutture, si rileva che in Abruzzo solo 82 Comuni hanno un regime agevolativo fiscale pari a quello del Sud; si auspica, quindi, un ampliamento delle aree beneficiarie, almeno nelle zone con maggiori potenzialità di sviluppo. Ci sono grandi aspettative sulla nuova Legge regionale di Governo del Territorio, la L.R. 58/2023, per l’enunciazione dei principi e degli orientamenti cui è ispirata, con il passaggio dall’espansione edilizia alla riconversione, alla rigenerazione urbana, per la riduzione del consumo di suolo, attenzione estremo alla difesa dell’ambiente, all’equilibrio e, soprattutto, alla qualità architettonica. Al contempo, però, si è consapevoli della necessità di modifiche e adeguamenti al corpo normativo”. Anche su questo tema, il neo presidente ha confermato “il confronto con il Governo ed il Consiglio regionale che si insedieranno dopo le elezioni regionali del prossimo 10 marzo, in spirito di leale collaborazione nell’interesse del territorio”. “Si tratta di prepararsi al meglio per affrontare le sfide tra scenari di sostenibilità e digitalizzazione, ma anche di demografia perché sul comparto pesa l’invecchiamento del Paese, che va ad aggravare la già importante carenza di manodopera e tecnici qualificati – ha continuato -. Per contrastare questa tendenza, come sistema ANCE occorre investire anche in comunicazione, con l’intento di facilitare la conoscenza del settore delle costruzioni, recuperare appeal e superare pregiudizi che scoraggiano l’ingresso, soprattutto da parte dei giovani. Questo senza cadere nella tentazione di romanzare il lavoro che, al netto delle innovazioni, continua a richiedere sacrificio, dedizione ed affidabilità”. Per Ricci, “si tratta di un ritorno al futuro: convogliare le migliori storie e competenze per condividere linee guida strategiche, con il potenziale delle imprese, per vincere le sfide attuali, verso uno sviluppo sostenibile”.