Agricoltura, il ministro Lollobrigida firma il decreto per il riconoscimento dello stato di calamità naturale

25 Gennaio 2024
1 minuto di lettura

Marsilio: “Sollievo significativo per il settore. I criteri per il risarcimento terranno conto dell’incidenza del danno sul territorio”

ROMA – Il Ministro Lollobrigida ha firmato ieri il decreto per il riconoscimento dello stato di calamità naturale per l’agricoltura abruzzese. L’annuncio è stato dato dal presidente della Regione Marco Marsilio, nel corso della riunione tenutasi al Ministero dell’Agricoltura a Roma, alla presenza del Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, del sottosegretario Luigi D’Eramo, del vice Presidente della Regione Abruzzo e Assessore all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, oltre a numerosi rappresentanti del settore agricolo abruzzese. Il decreto, come spiegato da Marsilio, “è il risultato di un accurato lavoro di documentazione fornita dalla Regione Abruzzo al Ministero. Questo riconosce ufficialmente lo stato di calamità naturale, un passo cruciale per attivare le misure di supporto necessarie agli agricoltori colpiti.” Tra i dettagli anticipati, Marsilio ha specificato che il decreto “sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro 15 giorni. Seguiranno 45 giorni nei quali le aziende agricole potranno presentare all’Agea la documentazione necessaria per la richiesta di risarcimento dei danni. Importante è anche la misura che prevede due anni di sospensione dei mutui per le aziende coinvolte, un sollievo significativo per il settore.” Marsilio ha anche evidenziato un’importante decisione: “il decreto esenta gli aiuti previsti dalla notifica all’Unione europea per gli aiuti di Stato. Questo evita una lunga negoziazione con la Commissione europea, permettendo un intervento più rapido e diretto dallo Stato italiano. Per questo, Marsilio ha giudicato questo intervento “tempestivo, efficace e importante ” e ha infine annunciato che “i criteri per il risarcimento terranno conto dell’incidenza del danno sul territorio, riconoscendo l’Abruzzo come la regione più colpita in Italia dalla peronospora, e quindi destinataria della maggior quota dei fondi per il risarcimento.”

Altro da

Non perdere