Ampio il ventaglio di interventi ammissibili, dal recupero degli edifici pubblici al restauro di vecchie cascine, stalle, fienili e mulini ad acqua e a vento
L’AQUILA – Un milione e mezzo di euro per lo sviluppo delle aree rurali e per la tutela del patrimonio architettonico. È la dotazione finanziaria del nuovo bando della Regione previsto dal Complemento di sviluppo rurale (Csr), che prevede interventi indirizzati al recupero e all’ampliamento di edifici pubblici preesistenti, con lo scopo di potenziare i servizi essenziali destinati alla popolazione. Oggetto di finanziamento potranno essere le strutture dedicate al welfare per le fasce più deboli, le biblioteche, le mediateche e i centri polivalenti. Saranno finanziabili anche progetti per la realizzazione di centri di aggregazione per il tempo libero e strutture per garantire l’accesso ad Internet. Ma non solo. Si potrà presentare domanda di finanziamento per interventi di recupero di edifici ed elementi architettonici significativi e di pregio e per interventi di restauro del patrimonio architettonico minore che caratterizza il paesaggio rurale, come vecchie cascine, stalle, fienili, mulini ad acqua e a vento. Ma anche per il recupero di elementi minori come muretti a secco e fontane tradizionali.
Si tratta dunque di un ampio ventaglio di interventi pensati per promuovere lo sviluppo socio-economico delle aree rurali, preservare le caratteristiche architettoniche tipiche degli insediamenti agricoli – come edifici, manufatti e fabbricati storici – e salvaguardare le attività agricolo-pastorali tradizionali.
Il bando, denominato “Investimenti non produttivi nelle aree rurali”, pubblicato nei giorni scorsi dalla Regione Abruzzo su impulso dell’Assessorato all’Agricoltura, è volto al miglioramento della qualità della vita e del benessere della collettività nelle aree rurali, allo sviluppo occupazionale e reddituale della popolazione che vive in quelle zone ed al contrasto dello spopolamento nelle aree più marginali. Sono 293 in totale i comuni interessati ricadenti nelle aree definite “intermedie” e in quelle classificate “con problemi di sviluppo”.
Il contributo finanziario è fissato al 100% delle spese ritenute ammissibili e l’entità del sostegno concedibile non potrà essere inferiore a 50 mila euro né superiore a 300 mila euro per ogni singola domanda. Potenziali beneficiari sono gli enti pubblici territoriali e i soggetti di diritto pubblico, in forma singola o associata, le fondazioni e le associazioni non a scopo di lucro, i partenariati tra soggetti pubblici e privati, i soggetti privati che non esercitano attività agricola e le cooperative sociali.
“Il sostegno – spiega il vice presidente della Regione Abruzzo con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente – favorirà la realizzazione e l’ampliamento di servizi di base a livello locale, compresi quelli socio-sanitari, culturali e ricreativi. Parallelamente sosterrà investimenti volti al recupero e alla valorizzazione del nostro straordinario patrimonio architettonico, contrastando, nel contempo, lo spopolamento delle aree marginali”. (M.S.)
Il bando è disponibile alla pagina: