Sanità di prossimità, tre camper mobili della Asl nelle aree interne

18 Gennaio 2024
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La conferenza stampa di presentazione del progetto

Appuntamenti settimanali per servire 13500 cittadini di 11 comuni geograficamente svantaggiati

TERAMO – È stato presentato questa mattina il progetto di sanità di prossimità, volto a potenziare l’offerta sanitaria in alcune aree interne geograficamente svantaggiate della provincia di Teramo. La Asl di Teramo infatti ha previsto l’avvio entro fine mese del progetto che vedrà tre camper attrezzati ad ambulatorio per fornire servizi sanitari di base a quasi 13500 cittadini residenti in 11 comuni. Ogni camper sarà destinato a tre aree:  macroarea 1 (Civitella del Tronto, Cortino, Rocca Santa Maria, Valle Castellana), macroarea 2 ( Crognaleto, Fano Adriano, Pietracamela) e la macroarea 3 (Castilenti, Castiglione Messer Raimondo, Montefino, Arsita) ed in media sosterà in ogni territorio comunale una volta a settimana dalle ore 8 alle 13

Il progetto è stato finanziato con 2 milioni 196 mila euro dall’Agenzia per la coesione territoriale nell’ambito del bando  per Servizi e Infrastrutture Sociali di comunità finanziati con il PNRR, Missione 5 “Inclusione e coesione”. Partner della Asl nella realizzazione del progetto è il Consorzio Punto Europa che si occupa di assistenza per l’accesso ai programmi e alle attività dell’Unione europea. «Portiamo l’assistenza sanitaria di prossimità in 11 comuni dell’alta Valle del Vomano del Tordino e in molti della Val Fino: si tratta di zone a bassa densità abitativa in cui pochi abitanti vivono in un vasto territorio caratterizzato da una viabilità difficile, tipica delle zone di montagna per cui tra un comune e l’altro spesso si deve scendere a valle e poi risalire», ha dichiarato il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia.

Ha preso parte alla conferenza anche il direttore sanitario Maurizio Brucchi: «Questo progetto completa l’assetto della nuova assistenza territoriale prevista con fondi Pnrr missione 6 grazie ai quali creeremo strutture di prossimità su buona parte del territorio provinciale. Ma in alcuni comuni della fascia montana è stato necessario pensare a un tipo di assistenza sanitaria diversa. Da qui il progetto che ci ha portato ad allestire 3 camper ambulatorio con cui porteremo le cure di base vicino casa dei cittadini con la fondamentale collaborazione dei medici di base».

«Quando abbiamo segnalato il bando alla Asl abbiamo trovato una pubblica amministrazione altamente reattiva ed efficiente», ha dichiarato Filippo Lucci amministratore unico del Cope, «è questo il terzo progetto che parte in Italia finanziato dalla missione 5 del Pnrr in ambito sanitario. Oggi si è svolta una riunione operativa con i sindaci per mettere a punto gli ultimi dettagli organizzativi in modo da dare il via, entro breve, al servizio che sarà adeguato alle esigenze emerse nel corso delle prime settimane».

Maurizio Erodiani, presidente del Momiss il consorzio di cooperative che ha vinto l’appalto per la gestione del servizio, spiega che «a bordo del camper sarà fornita per adesso un’assistenza sanitaria di base con ambulatorio infermieristico, visite ostetriche e punto prelievi. Da subito si inizierà anche con un servizio Cup sia tramite computer a bordo del camper o via telefono al numero 0858639033 riservato ai soli residenti negli 11 comuni». In una fase successiva verranno attivate anche le visite specialistiche. Le comunità saranno adeguatamente informate su attività e calendario con una campagna di comunicazione specifica. 

«È questo  uno dei risultati di una squadra molto motivata che da due anni procede a una profonda riconversione dell’assistenza territoriale all’interno della nostra Asl. Un’ assistenza primaria sempre più vicina al domicilio del cittadino. Il prossimo passo riguarderà un progetto molto ambizioso che riguarda la telemedicina», ha concluso Valerio Profeta direttore del Dipartimento di assistenza territoriale della Asl.

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