Dai test di ammissione a medicina, all’intelligenza artificiale, passando per gli investimenti nel diritto allo studio
CHIETI – E’ stato un ospite speciale a chiudere la cerimonia di inaugurazione del nuovo Anno Accademico dell’Università degli Studi d’Annunzio di Chieti: la Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.
La cerimonia svoltasi ieri ha visto la presenza del rettore Liborio Stuppia, di tutta la comunità accademica dell’ateneo e di importanti istituzioni civili.
“La presenza del Ministro dell’Università, Anna Maria Bernini alla nostra cerimonia testimonia non solo la particolare attenzione del Governo verso la d’Annunzio, uno dei grandi Atenei italiani, ma la sua personale ed affettuosa determinazione a voler mantenere l’impegno preso il 17 novembre scorso, in occasione della sua visita al Campus di Pescara, quando ci ha promesso di voler essere presente a questa solenne cerimonia – ha detto il rettore Stuppia -. Sarà un anno di grandi cambiamenti, a partire da una ristrutturazione del corso di Medicina. La presenza della Ministra dimostra che la nostra visione è quella giusta, condivisa anche dal Ministero, a partire dal diritto allo studio, su cui molto ci stiamo impegnando”.
Il Ministro ha invece sottolineato l’esigenza di investire non solo in istruzione nelle regioni come l’Abruzzo, ma anche nelle grandi infrastrutture strategiche, come i Laboratori nazionali del Gran Sasso, uno dei poli più importanti al mondo di Fisica Nucleare: “C’è un legame particolare con questa università, che è riuscita a costruire un bel collegamento tra ateneo, ricerca e alta formazione artistica-musicale e coreutica, le tre anime che incarna il Ministero che io sono qui a testimoniare” ha detto Bernini.
Bernini ha anche parlato di diritto allo studio spiegando di aver messo da parte una somma in legge di Bilancio per aumentare di più di 30 milioni la dotazione delle borse di studio e di housing.
“Credo che i test di ammissione a medicina, i Tolc, debbano essere superati – ha aggiunto -, credo che prima di tutto debbano diventare aperti e pubblici, quindi che ci debba essere una banca dati in cui pescare, che faccia venire meno tutto quel mercato, ammesso che ci sia, di gestione oscura delle domande e dei test che invece devono messi a disposizione da subito degli studenti, devono sapere cosa studiare, dove studiare e quali sono le caratteristiche del test”.
E infine Bernini ha aggiunto: “Questo sarà l’anno dell’intelligenza artificiale, noi presiediamo dal primo gennaio il G7, e proprio la sottoscritta, come rappresentante del Ministero dell’università e della ricerca, presiederà il G7 della ricerca, innovazione e tecnologia che avrà come protagonista l’intelligenza artificiale. Calcolando che non è una scelta, l’intelligenza artificiale c’è già, quindi noi la dobbiamo semplicemente governare, gestire, dare all’intelligenza artificiale una dimensione antropocentrica, cioè basata sull’uomo”.