Il coordinatore provinciale Tumini invia una pec a Piantedosi, per Ferrara “fretta dettata dall’imminenza del voto regionale, non dal bene per la città”
CHIETI – Prende un’ulteriore svolta la polemica degli ultimi giorni riguardante l’approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina, Carla Di Biase, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, e Fabio Tumini, coordinatore provinciale del partito, hanno parlato di “bilancio in ritardo, certificato da un parere del ministero dell’Interno inoltrato al sindaco Ferrara dal prefetto Mario Della Cioppa lo scorso 16 ottobre”, chiedendo quindi lo scioglimento del Consiglio comunale per l’approvazione dello strumento finanziario avvenuta non il 2 ma il 27 novembre.
Richiesta, quest’ultima, messa nero su bianco in una lettera a firma di Tumini indirizzata al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in cui si sottolinea come “alla data del 21 dicembre 2023 la Giunta comunale ha approvato le delibere n. 518 e 521 nelle quali è scritto che la deliberazione n. 353, avente per oggetto l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato 2023-25, approvata dal Consiglio il 27/11/2023, è “in corso di invio al Ministero dell’Interno“.
“La acclarata violazione di legge, quindi, sarebbe anche stata palesemente e dichiaratamente reiterata almeno fino alla data del 21 dicembre – sottolinea Tumini nella lettera – quando la Giunta afferma che nessun invio è stato fatto al Ministero”.
Tali condotte, scrive Tumini, “integrano l’ipotesi di violazione di legge e quindi, senza indugio, il Ministero dell’Interno deve proporre al Presidente della Repubblica l’adozione dei provvedimenti consequenziali, ovvero lo scioglimento del Consiglio comunale”. Ma c’è di più: in caso di mancata risposta, si ricorrerà al Tribunale Amministrativo regionale.
Il sindaco Diego Ferrara e il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo, d’altra parte, rispondono sostenendo che la lettera inviata al ministro dell’Interno “non fa che confermare intendimenti e obiettivi del centrodestra teatino: fermare il risanamento della città”.
Ferrara e Febo parlano di “una fretta, dettata dall’imminenza del voto regionale, non dal bene per la città, che è stato proprio il centrodestra a portare al suo secondo dissesto, producendo 78 milioni di euro di debiti, come certifica la delibera con cui la Corte dei Conti decretava il dissesto economico e finanziario a maggio. Tutti i passi fatti dalla nostra Amministrazione sul bilancio sono stati condivisi con le autorità competenti, Ministero incluso, tant’è che nessun tipo di diffida è arrivata all’Ente né prima, né dopo l’approvazione, avvenuta il 27 novembre scorso. Siamo pronti a tutelare l’Ente ad ogni livello, – concludono – perché il cammino di risanamento non venga fermato”.